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SENZA FISSA DIMORA

Strambi singulti
di vite sospese
avvolte nel mistero
e nei cartoni
della solitudine,
confinate
nelle fragili pareti
della memoria
di un passato
non troppo lontano.
Piccoli fardelli di cielo
con giorni e notti sfuggenti
privati del tempo
e dello spazio interiore.
E intorno un mondo
frettoloso
che non rivolge mai
sguardi pietosi
sui destini rarefatti
e corre
nel suo inesorabile
cammino.



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Opera scritta il 27/12/2020 - 13:40
Da Afrodite T
Letta n.746 volte.
Voto:
su 9 votanti


Commenti


Grazie mille, Antonella per gli apprezzamenti e tanti auguri per un felice Anno Nuovo!

Afrodite T 31/12/2020 - 13:29

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Davvero bellissimi versi hai trasformato un argomento così ostico in una poesia meravigliosa. Complimenti . Auguri di Buone Feste anche a te.

Antonella Rao 31/12/2020 - 12:20

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Ringrazio commossa Giuseppe, Angela, Mare blu, Barbara, Anna Maria, Ernesto, Paolo Ciraolo, Paolo Pedinotti, Paola, Santa, Graziella, Maria Luisa, Grazia e Mirko per i graditi commenti ma, soprattutto, per aver esternato le vostre personali considerazioni sull'argomento offerto dalla mia poesia.
Naturalmente, approfitto per augurare a tutti voi un felicissimo Anno Nuovo!

Afrodite T 30/12/2020 - 21:29

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Tanto è stato detto da chi mi ha preceduto... solo complimenti per la poesia e l'argomento

Mirko D. Mastro(Poeta) 29/12/2020 - 11:57

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Non aggiungerei niente per non interrompere il momento di riflessione che ne nasce.
Brava!

Grazia Giuliani 28/12/2020 - 18:38

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... Piccoli fardelli di cielo/con giorni e notti sfuggenti/privati del tempo/e dello spazio interiore....
Mi ha colpita molto questo passaggio interno della poesia ...
La brava autrice ci porta a riflettere
su queste persone invisibili e dimenticate dal mondo ....

Maria Luisa Bandiera 28/12/2020 - 09:26

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Ma per tanti è solo una scelta di vita dopo una delusione o fallimento che li porta ad essere irreali per altri.E' un dramma, gli emarginati al limite , gli invisibili da aiutare .Bei versi condivisibili.

Graziella Silvestri 28/12/2020 - 09:19

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Oltre alla bellezza della poesia è pregevole il tema. Effettivamente vedere queste persone buttate sui marciapiedi è una cosa che mi angoscia. Ancora di più l'indifferenza di chi potrebbe fare qualcosa e non muove un dito. Un abbraccio.

santa scardino 27/12/2020 - 20:26

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Una poesia stupenda, oltre che per l'encomiabile contenuto, anche per lo stile di scrittura.
Davvero complimenti!

PAOLA SALZANO 27/12/2020 - 19:38

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Meraviglia..... commuove..... tempo fa avevo scritto “ombra” .... è qua, su questo sito. Leggendoti mi hai ispirato un altro pensiero... grazie perché è bello leggerti.
Paolo
*****

Paolo Pedinotti 27/12/2020 - 18:12

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Hai dato voce agli ultimi, agli invisibili! Quello che vivono è un dramma che non dovrebbe accadere, ma si sa il mondo è troppo spesso ingiusto. Mi auguro con tutto il cuore che l'iniquità vissuta da queste persone sia un giorno solo un ricordo lontano e che tutti gli uomini godano degli stessi diritti di sopravvivenza. Complimenti Afrodite.

Paolo Ciraolo 27/12/2020 - 17:53

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Chiedo scusa all’autrice per aver usato il suo spazio per quelle che potrebbero essere mie divagazioni. Ma son quelle descritte le considerazioni scaturite da una poesia molto ben scritta e d’impatto sociale notevole.
Complimenti ad Afrodite T. **********

Ernesto D’Onise 27/12/2020 - 17:44

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L’altro ieri mattina i volontari sotto un ponte ne hanno visti due abbracciati, immobili come le coppie che si incontrano agli scavi di Pompei. L’ambulanza li ha portati via subito: erano morti. Direttamente al cimitero. Infossati e senza una croce. Sembravano mussulmani, girava voce.

Ernesto D’Onise 27/12/2020 - 17:34

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E trovi per strada solo loro
Senza certificazione.
E trascurati da tutti.
Senza che si sappia quanti ne sono morti per la pandemia e quanti per l’influenza.
Nè possiamo sapere quanti portatori sani sono i senza fissa dimora.
In una città deserta sono essi i padroni delle strade, finalmente liberi...

Ernesto D’Onise 27/12/2020 - 17:22

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Hai saputo dare poesia ad un vivere emarginato e privo di tutto. Brava!

Anna Maria Foglia 27/12/2020 - 17:14

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Hai descritto bene questa triste realtà!Bravissima Afrodite

barbara tascone 27/12/2020 - 16:59

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Molto bella!

mare blu 27/12/2020 - 16:56

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Meravigliosa *****

Angela Randisi 27/12/2020 - 16:29

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Mamma mia! Manco a farlo apposta ieri pomeriggio ho visionato un film intitolato "Che vita da cani!" con Mel Brooks, che pur essendo una commedia ha dei tocchi drammatici che si allineano a questa pubblicazione più che riuscita.
Una poesia che dispone di una eterogeneità dei toni, ed è per questo che la rende realistica e potente trovando un punto di sintesi nella parte conclusiva della poesia.
La denuncia sociale di fondo è chiara,ne analizza con particolare enfasi il susseguirsi della quotidianità intrisa di stenti e solitudine di coloro che vengono definiti reietti con le pulci o "sacchi di immondizia"
Un bravissima + cinque stelline.


Giuseppe Scilipoti 27/12/2020 - 16:27

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