OPERA

Era notte
una notte oscura
pensieri taglienti
come pugnali
laceravano i suoi dubbi.
Su fiamme accese
tra vecchi alari
fissava cupo
il passato.
Tra la cenere svettò
un lapillo rosso.
Vulcano
una idea.
Giocarsi
a dadi
con la morte
la vita.
La luna dalle grate
si piegò e
una nuvola l'offuscò.
Presagio fosco
lui così, perplesso
si addormentò.

Opera scritta il 04/06/2022 - 20:47

Da Anna Cenni

Letta n.417 volte.

Grazie infinite
Michele!!

Anna Cenni 08/06/2022 - 11:54

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semplicemente POESIA

michele gentile 08/06/2022 - 09:59

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Grazie carissima MariaAngela !! Un grazie di cuore!!

Anna Cenni 06/06/2022 - 19:06

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Una poesia molto sentita ed un magnifico verseggio. Bravissima Anna

MARIA ANGELA CAROSIA 06/06/2022 - 18:09

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Vi ringrazio veramente dal profondo del mio cuore care Santa e Mary siete voi poetesse e scrittrici fantastiche!!

Anna Cenni 05/06/2022 - 22:04

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Inquietante, bella, particolare
Sai scrivere bene sempre

Mary L 05/06/2022 - 21:59

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Una partita molto sconvolgente tra vita e morte, tra il bene ed il male tra la libertà e la prigione. Bravissima ed originale come sempre. Ti saluto affettuosamente.

santa scardino 05/06/2022 - 21:58

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Anche qui da te si fa più di una capatina... o una fermata...

Marina Assanti 05/06/2022 - 14:34

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Grazie mille caro zioFrank, grazie di cuore!!

Anna Cenni 05/06/2022 - 14:24

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Forte messaggio di sfida inapagata nella vita che incombe inesorabilmente presagendo chi poi nella sua cattiveria poi socombe.

Zio Frank Storie del gufo 05/06/2022 - 14:11

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Ma che bella poesia commento Mirko! In effetti io pensavo a un carcerato in prigione!! Ma la tua poesia qui è magnifica!! Grazie grazie di cuore!!

Anna Cenni 05/06/2022 - 11:23

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Grazie tantissime caro Mario! Grazie di cuore!

Anna Cenni 05/06/2022 - 11:21

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La mia interpretazione della tua Presagio potrei chiamarla Le mie visioni... leggendoti ho pensato a Pellico che dalla sua cella ai Piombi osservava i suoi aguzzini giocare ai dadi nel corridoio davanti all'alare d'un camino. Intanto la luna oltre le sbarre della piccola finestra sui Colli Euganei lo induceva a udire di Vulcano forgia e fucina. Per lasciare andare infine i suoi pensieri a un'ultima partita, a giocarsi un altro giorno ai dadi con la morte

Mirko D. Mastro 05/06/2022 - 10:38

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Piena di significato. Poesia di spessore.

mario Righi 05/06/2022 - 09:52

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Grazie dal mio profondo del cuore Salvatore!!

Anna Cenni 05/06/2022 - 08:55

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Elaborato testo. Molto significativo.
Complimenti. Anna.

Salvatore Rastelli 05/06/2022 - 08:53

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Vi ringrazio immensamente Genè e Marina ne son onorata!! Grazie mie amiche poetesse!!

Anna Cenni 05/06/2022 - 08:44

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Che bella, forte, incisiva... inquietante.
Le immagini rendono molto bene il tuo messaggio.
Bravissima Anna cara, poetessa dell'anima.
Piaciutissima.
Fai sonni sereni, mi raccomando!
5* dal mio pezzo di cielo e un abbraccio

Marina Assanti 04/06/2022 - 23:52

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Molti incoscienti giocano con la morte, mai sfidarla, è vendicativa, in cambio si porta via la vita, tristemente vera!

genoveffa genè frau 04/06/2022 - 23:22

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