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Un'estate che scotta

In un caldo opprimente
che scioglie la maschera della gente
che trova fertile delirio nella mente,
festeggia lucifero in quel banchetto
di corpi ignudi al suo cospetto.


Anche il monte piange sofferente
corrono a valle lacrime sciolte
mentre il grande fiume
non riesce ad irrigare le sue trame.


Il passero si nasconde
tra l’ombra delle fronde
spicca il volo a sera
quando sonicchia la calura.


Brullo è il campo
reso tale dall’arsura
vistose le ferite sulla terra.


Anche il fiore di ginestra
piega la testa a preservare
il suo profumo per la sera
quando l’anima ribelle
si concede al chiarore delle stelle.




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Opera scritta il 07/07/2022 - 15:36
Da Damiano Albarello
Letta n.348 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Bella quella terzina: "brullo è il campo reso tale dall'arsura vistose le ferie della terra." e non da meno a seguire la bellissima chiusa!
5* stelline meritate!

Maria Luisa Bandiera 08/07/2022 - 08:58

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Troppo bella. Buona serata

MARIA ANGELA CAROSIA 07/07/2022 - 21:50

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5*

Aquila Della Notte 07/07/2022 - 17:26

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Bellissima poesia, soprattutto gli ultimi due versi.

Alberto Berrone 07/07/2022 - 16:57

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