OPERA

Tu che vai
in un freddo mattino
dentro la nebbia
sparendo
voltati ancora.
Alla porta tra il cielo
e la terra
io rimango.
Seduta col viso rivolto
al suolo
sto assorta
sperando che torni.
Solo di notte nel sogno
agitato compari.
Ma tu poi, te ne vai
non rimani nemmeno
a vedere un domani.
E io rimango
sospesa tra la terra
e il cielo
ad aspettare
un ieri che era domani.

Opera scritta il 18/09/2022 - 21:00

Da Anna Cenni

Letta n.370 volte.

Dolcissime sensazioni si provano leggendo questi bellissimi versi che sanno condurre l'anima per le celestiali vie.

Francesco Scolaro 22/09/2022 - 12:46

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Da te l'amore non dorme mai...

FADDA TONINO 21/09/2022 - 10:32

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Mille grazie Zio Frank!! Tu non sei mai in ritardo!!

Anna Cenni 20/09/2022 - 12:09

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La grande emozione che provo nel rileggerli rinnovando il mio spirito e mi spinge verso nuove realizzazioni.
Grazie . Scusa il ritardo

Zio Frank Storie del gufo 20/09/2022 - 10:30

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Grazie mille Aquila della notte, i tuoi commenti colpiscono sempre il segno, e a volte son pure molto ironici e divertenti!!

Anna Cenni 19/09/2022 - 17:55

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Silente è il passo di chi, solo in sogno potrà tornare.

Aquila Della Notte 19/09/2022 - 16:17

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Grazie a tutti voi poeti carissimi, Marina, Cosmos e Mario!! Grazie veramente per le belle parole!!

Anna Cenni 19/09/2022 - 12:15

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Vera bellissima poesia.

mario Righi 19/09/2022 - 10:38

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Meravigliosamente struggente Anna,
una poesia Poesia, scritta con anima e cuore sofferenti e nostalgici.
Piaciuta tantissimo, ho sognato anch'io, stanotte chi più non tornerà.
Ma noi siamo qui e qui lottiamo avanti.
Ti abbraccio forte, carissima Amica

Marina Assanti 19/09/2022 - 10:26

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Una bella poesia, una lirica ben fatta. Complimenti sinceri e buon tutto.

Cosmos Creative 19/09/2022 - 10:10

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Grazie mille Antonio,buono il tuo suggerimento!!

Anna Cenni 19/09/2022 - 08:49

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Un rimpianto forte, leggendo i versi credo irrimediabile che ritorna nel confuso scorrere del sogno. Il domani tu ce l'hai e vivilo nel rispetto di chi c'era e ne sarebbe felice. Un abbraccio, bella poesia.

Antonio GARGANESE 19/09/2022 - 08:37

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MariaLuisa grazie ancora, infatti è rivolta a chi, non può più tornare,e grazie a Mirko, non conosco la canzone, vado a cercarla, grazie a tutti e due, ne sono commossa!!

Anna Cenni 19/09/2022 - 08:21

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Che dolcissima supplica...
Mi hai fatto tornare alla mente
"Pregherei, pregherei se mi sentisse lui
Chiederei, chiederei che ne sarà di noi
Gli direi, gli direi riprendi ciò che vuoi
Dammi lei, dammi lui è tutto quel che ho
Prendi il mio cibo e mangerò le nuvole
La mia chitarra prendi e il vento suonerò
E la mia moto, i piedi sanno correre
Prendi il mio nome, lei mi chiama amore ormai"

Mirko D. Mastro 19/09/2022 - 07:46

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Suggestiva lirica, quasi come una preghiera verso qualcuno che se ne è andato via per sempre ... piaciuto ogni verso ma soprattutto nella seconda parte: "... nel sogno agitato compari. Ma tu poi te ne vai, non rimani nemmeno a vedere un domani. ..."

Maria Luisa Bandiera 19/09/2022 - 07:43

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