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L\'ANTICA PROMESSA

Autunno.
Come sempre,
attendi il mio arrivo.
E di certo non è un caso,
se ci ritroviamo appena dopo
la stagione dei miraggi
e delle allettanti proposte.
Tu che conosci il mio cuore,
eternamente infantile.
A cui va sempre ricordato
che il destino delle cose fragili
è di finire a terra.
Come questi tappeti di foglie,
dai colori ormai ossidati.


Ed eccomi allora di nuovo, da te,
a rinnovare
quell'antica promessa.
Far svanire inutili zavorre
e ritrovare spazio dentro me,
per l'essenziale.
Prometto che lascerò andare,
le cose morte.
Me le toglierò di dosso,
come una muta,
per avere nuova pelle.
Da portare davanti al sole
che verrà.




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Opera scritta il 07/11/2022 - 10:06
Da Fabrizio Coccia
Letta n.270 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Anna Cenni / Laisa Azzurra: ringrazio di cuore per il gradimento riservato a questi miei umili versi.
Laisa Azzurra: concordo in pieno con quanto affermi, è proprio così. In questi anni comunque ho lavorato molto su questo aspetto e qualche progresso l'ho fatto, come si intuisce dai miei versi. Un caro saluto

Fabrizio Coccia 16/11/2022 - 13:15

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una promessa fatta a sè stessi è la più difficile da mantenere perchè non ci sarà mai nessuno a rinfacciarcela se non la ns coscienza.
introspettiva, molto piaciuta
complimenti

laisa azzurra 07/11/2022 - 15:08

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Molto piaciuta.!

Anna Cenni 07/11/2022 - 12:39

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