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Sogno

Traspare
in questo mondo indulgente,
dove l’alba argentea
risveglia la mente,
perdendo il conto
fino al tramonto.
Accendendo un cielo
dolce e mattiniero
a un nuovo giorno?
o forse a un’altra notte,
con la luna piena
andando via
soave e leggera... malinconia.
Come l’acqua marina
che sa di sale
e scava lo scoglio
piano dico ti voglio.
Come un timido biancospino
mi sento tornare bambino.
il tuo corpo oramai nudo
io sono il tuo unico scudo,
ti avevo tanto desiderato
perché nei sogni mi hai tormentato,
come una fiamma ardente
con fame e sete
che cresce lentamente
ti rapisce la mente
tu ti muovi con grazia
mentre accarezzo i tuoi seni
perché fino a ieri non volevi.
Di colpo il gemito si spegne,
con le mani mie indegne.
Il suono della sveglia mi riporta
alla realtà del mattino
era solo un sogno
con niente nel taschino.



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Opera scritta il 09/02/2023 - 10:11
Da Francesco Cau
Letta n.281 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Una volta ho scritto che 'il sogno si nutre del meglio del nostro vissuto'e il contenuto di questa tua poesia me lo confermano. Bellissima. Ciao

santa scardino 11/02/2023 - 15:30

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E'nei sogni che cercano di realizzarsi gli intimi desideri interiori ma purtroppo non sempre il sogno li porta a termine e lascia il desiderio inattuato.
Piaciuta.

Maria Luisa Bandiera 09/02/2023 - 13:48

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Molto carina, complimentissimi.

Anna Cenni 09/02/2023 - 13:35

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Bella e simpaticamente scritta

Marina Assanti 09/02/2023 - 10:41

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ZIO....Un sogno bellissimo, una cura nello scrivere i dettagli... un perfetto poeta, con il piacere che si protae fino all'ultima rima. Ciao buona giornata.

mirella narducci 09/02/2023 - 10:34

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