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Una nuova vita, camminando sul fondo del mare

L’appuntamento era al molo, lei era già lì, sotto un fanale carico di farfalle della luce, ma dell’altra ancora nessuna traccia. Marina non poteva più aspettare, doveva lasciare prima possibile quella terra ormai a lei estranea. Un suono abissale, come un canto di balena, provenne dal mare. Le farfalle si agitarono sempre più, reattive all’elettricità che colmava l’aria. Ora emanavano luce propria e si stavano lentamente spostando verso il mare. Le onde cominciarono a frangersi contro il legno del vecchio molo, quasi volessero portarne a termine l’esistenza. Ed eccola finalmente lì, la creatura acquatica, emergere dalla spuma di mare in tutta la sua antica bellezza. Le alghe fra i capelli le conferivano un aspetto sensuale, incorniciandole il viso livido, visibile grazie alla luce delle farfalle. La donna acquatica allungò le braccia e porse a Marina il corallo che le aveva promesso. Lei la baciò sulle labbra, mentre le farfalle piroettavano nei paraggi, facendo loro brillare gli occhi nella notte. Marina incastrò il corallo tra i capelli e si sedette sul bordo del molo. Il mare, ora calmo come un profondo respiro nella notte, accolse il suo corpo in un tiepido abbraccio. Marina, prese la creatura acquatica per mano e si diresse con lei verso il fondale. Ed ecco che grazie al potere del corallo, poté camminare sul fondo del mare, sentendosi viva nel respiro, che molto più le era mancato nella vita di terra. La superficie dell’acqua si allontanava sempre più sopra di loro, mentre si dirigevano liete verso la loro nuova vita insieme.



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Opera scritta il 10/03/2024 - 17:21
Da Enrico Storie Dal Baule
Letta n.104 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Racconto quasi fiabesco ... verso una nuova vita.

Maria Luisa Bandiera 03/04/2024 - 11:09

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