Domande angosciose
s’incrociano pressanti
ad ogni catastrofe:
perché Lui l’ha permesso?
Perché loro e non altri?
Inflessibile il dito
s’alza verso il cielo
in segno d’accusa.
Non scarico su Dio
la colpa d’ogni cosa.
Coltivo nel cuore
un umile pensiero:
dov’ero allora io
quando Lui poneva
le fondamenta della terra?
s’incrociano pressanti
ad ogni catastrofe:
perché Lui l’ha permesso?
Perché loro e non altri?
Inflessibile il dito
s’alza verso il cielo
in segno d’accusa.
Non scarico su Dio
la colpa d’ogni cosa.
Coltivo nel cuore
un umile pensiero:
dov’ero allora io
quando Lui poneva
le fondamenta della terra?
Poesia scritta il 27/08/2016 - 11:04Letta n.982 volte.
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Commenti
Maurizio caro questo tuo pensiero, o meglio questa tua domanda siamo in molti a porcela. Capisco la tua angoscia.
Ciao caro.
Maria Cimino 
27/08/2016 - 15:19 --------------------------------------
BE QUESTO ME LO SONO POSTO PURE IO DOVE è QUANDO IL MALE IMPAZZA SULLA TERRA 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 27/08/2016 - 14:09 --------------------------------------
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