Già m' ero al mondo dalle gioie distratto
ch' un giorno non ammisi più bellezza.
Scisso dal comun fui d'onte disfatto;
assedio di piogge, o la tenerezza
del sol non curai, ma in terra che ratto
s'infigge al cuor, quando la sua carezza
ripiansi, supplì fulmineo il ritratto
che l'imposta armatura or mi spezza.
Nell'ombra dei giorni una luce ostenta,
torna la maggior stella e son sfinito,
allora i pian d' erma vita frantuma.
L'allegro incupire neppur mi tenta,
la mente rivolta e ogni assillo sfuma,
a viver lieto porge ancor l'invito.
Franco
ch' un giorno non ammisi più bellezza.
Scisso dal comun fui d'onte disfatto;
assedio di piogge, o la tenerezza
del sol non curai, ma in terra che ratto
s'infigge al cuor, quando la sua carezza
ripiansi, supplì fulmineo il ritratto
che l'imposta armatura or mi spezza.
Nell'ombra dei giorni una luce ostenta,
torna la maggior stella e son sfinito,
allora i pian d' erma vita frantuma.
L'allegro incupire neppur mi tenta,
la mente rivolta e ogni assillo sfuma,
a viver lieto porge ancor l'invito.
Franco
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