Non tutti i giorni sono uguali
Del resto come le fette del pane
le gocce quando piove
una passeggiata che segue i suoi passi
le urla raccontate in una calligrafia
le firme poste sotto il cielo dalle fronde degli alberi
così come la solitudine.
Del resto come le fette del pane
le gocce quando piove
una passeggiata che segue i suoi passi
le urla raccontate in una calligrafia
le firme poste sotto il cielo dalle fronde degli alberi
così come la solitudine.
A volte offre la veste di un mendicante
di mondo, di parole, di sguardi, di gesti che aprono porte
La povertà annulla il silenzio
l’assenza ha un rumore
che si fa più feroce ad ogni ora che passa
il pensare accecato naufraga nell’indistinto
e i ritratti accumulati nel tempo spingono nel vuoto.
Sono sorsi fermi adesso gli istanti che si susseguono.
I misteri hanno i loro oceani, guglie e venti che li sospingono.
Chiudo gli occhi.
Il sentire diventa ascolto
quando l’orizzonte si fa più alto e ogni centro si illumina.
La solitudine adesso vive la sua fierezza in me che ne sono testimone.
Adesso non è più sola.
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