Di già ha reso la sua veste di carne
Che or si sfalda mentre il secondo corpo
Riluce alla lampa del giorno
Fiamma alla fiamma s’aggrappa
Per esser monda dell’antico giglio .
Ritorna diafana la tua sostanza
Tu che libera vaghi e non cerchi
Più acqua ne il sonno ti placa .
Coscienza nuda or si mostra
La parte più intima che tra
Aria e cielo e’ commista,
Il fatal pegno ha pagato
Non più teme il duro passo .
La memoria che Alberga
E’ brina che evapora al Calor
O si serba nell’ astrale riserva ?
L’ amor che il petto strinse
Or nutre la terra ?
I tenerelli passi tra l’ erbette
Rimpiange ancor
Più la tormenta
Che l ‘occhio non vede
Quel che il petto Sente .
Ma sei libera tra nuvole
E stelle ,
Di abbracciar la sera
Non ti offende il freddo
Il caldo la pioggia o il sereno
Idea di vita persa in te rimbomba
Che tanto vorresti
La seconda sferza !
Ma da atomo in atomo
S'è disperso il tuo vascello!
Oh sorella morte che ci consumi
Come il ciocco in inverno
Che rimane di noi ?
Solo questa fibra
Che vibra leggera
Nell infinito !
Timor primo di sparir
Ed esser solo polvere soffiata
Polline randagio di pino in pino .
Qui poni il nuovo spino
Del tuo divenir
Dell esser amor puro
E non seme tra ghiaia e gelo
Corrado cioci
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