POESIA

In quel tempo,
Vangelo apocrifo,
raccogliemmo le olive
dai rami alti degradanti al suolo.
Lontano il tempio si stagliava
verso un cielo terso ad assorbirne
i colori e le sfumature rarefatte.
Le nostre mani di sangue!
Tanto strette da incidere un sentimento
così profondo da togliere il respiro,
oltre quel nostro sguardo proteso,
intenso a misurare spazi indefiniti.
Credo che il mare respiri per noi,
cobalto e cristalli di quarzo
nell'ampio movimento di risacca
in un arenile dissolto.
Nella terra di Path, dove il Nilo
feconda la terra, nasce e muore il sogno,
il significato di radici d'amore intense,
estirpate dal vomere I consulto del dolore.
L'incensiera emana profumo di luppolo
in aloni incontrovertibili
che distruggono la realtà,
la nostra... nei tuoi occhi...nei miei...nel nulla
Ci siamo accorti di avere rincorso noi stessi,
ritrovati, perduti, ritrovati ancora,
depositi nei sepolcri di ossidiana,
stele di Rosetta che in multilingue decodifica
le forme del nostro amore in movimento.
Abbiamo spezzato il pane Azimo, versato
in ogni briciola, l'olio del Libano,
deposto nelle ciotole d'argilla nella casa di Ur.

"Abbiamo sorriso, pianto lacrime e sale,
still di melograno in metafore di rubino,
inciso l'amore che non dimentica,
immortali nel nostro amore immortale!

Poesia scritta il 26/12/2019 - 22:00

Da Alpan .

Letta n.843 volte.

Una grande storia d’amore in una bellissima poesia!
Buon anno Alpan

Anna Maria Foglia 27/12/2019 - 21:08

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Bellissima coinvolgente.Buon anno Alpan

Antonio Girardi 27/12/2019 - 14:35

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Già
Immortali nel vostro amore immortale
Sublimati ed accarezzato dalla sabbia dorata del deserto, dalla storia che vi appartiene, voi, siete storia.
Travolgente, bellissima

laisa azzurra 27/12/2019 - 12:57

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