I biondi riccioli d oro li fai spettinar dal molle vento,
che carezza la bella chioma
Negli occhi suoi ridenti e fuggitivi il canto della vita
che tutta t'arride.
Ah, che dolce stagione vai vivendo
tu, che la fanciullezza stringi con ambo le mani.
Potessi goder di questi giorni nel coevo tuo tempo
Sarei ben lieto di spender un sol di", Veder il mondo come tu lo colori, con
il canto della prima innocenza!
La voce fine odo risonar per le vecchie stanze,
quando all'ora echeggiava quella di tua madre!
IO che fui di leggero appiglio al tuo andare,
Or mi resto e sento quel cor dipana.
Fui duro al primo appello ma al secondo , pronto
al lusinghiero incontro.
Porti nel pensiero e nel corpo i segni della carne.
Fulgido astro nella notte,quel dolce afflato m'avvolge.
Ei vocifera allo spirto inquieto
che tu sei speranza e conforto
Se pendessi dal destin selvaggio
Corrado Cioci
Martedì 28 gennaio 2020
Dedicata alla figlia di mia sorella
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