RACCONTO

Sotto la scogliera su cui era seduto, il mare ruggiva la forza delle sue onde. Chiudendo gli occhi gli sembrava di risentire l'urlo della folla esaltata dal suo trionfo. Era stato il giorno della sua gloria, lo stadio in delirio che scandiva il suo nome: a pochissimi uomini era riservata questa sorte, e lui era uno di questi pochissimi. Sentiva ancora l'inebrante eco della gloria, doveva cercare di goderselo più a lungo possibile perché un trionfo mondiale di questa portata sarebbe stato irripetibile. Si, certo, l'anno prossimo ci sarebbero stati i campionati nazionali, entro due gli europei, eppoi non aveva ancora trent'anni, fra quattro, avrebbe potuto ritentare la vittoria, certo, non così sfolgorante come l'odierna, ma pur sempre vittoria. La nota amara del declino si soffermò sul cuore. Forse si addormentò nel sogno, o forse chissà.

Il giorno dopo i giornali avevano i titoli cubitali, la televisione parlò quasi esclusivamente di lui e della tragica fatalità che aveva tolto allo sport e all'affetto dei suoi tifosi il campione proprio nel giorno del suo più grande trionfo.

All'aeroporto la polizia fece fatica a contenere la marea di folla, attraversò la città che con le lacrime agli occhi si era tutta riversata al suo passaggio scandendo il suo nome.

Nessuno avrebbe mai visto i declino del campione.

Racconto scritto il 18/10/2022 - 20:28

Da Aquila Della Notte

Letta n.381 volte.

Hai ragione... è proprio così.
Marilyn, Coppi... dei miti...

Marina Assanti 19/10/2022 - 17:32

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Grazie Anna per il delicato passaggio sulle mie righe.
Chi muore giovane ha sempre vent'anni, dicevan gli antichi, per cui è vero ciò che dici Marina.
Ricorderò anche Marilin Monroe, che resterà sempre mito, e altri, fra cui il nostro Fausto Coppi.

Aquila Della Notte 19/10/2022 - 15:56

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Tu scrivi benissimo e la lettura vola sulle parole, inoltre racconti sempre di qualcosa di interessante e non banale!! Complimenti!!

Anna Cenni 19/10/2022 - 12:30

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5* per il Campione!:))

Marina Assanti 19/10/2022 - 11:32

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In fondo si entra nella leggenda proprio quando si è al culmine e si viene a mancare, come James Dean, ad esempio.
Greta Garbo si era ritirata ancora giovane, per essere ricordata così.
Lo stesso vale per il Campione, che così, verrà ricordato...
Splendidamente scritto,
complimenti Aquila, un piacere leggerti!

Marina Assanti 19/10/2022 - 11:16

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Grazie Kosmos, è vero, spesso più della gloria vale un: Ti voglio bene!
Grazie Mirko. Gli antichi greci dicevano che era fortunato l'uomo che moriva al culmine della sua gloria, prima di conoscere il declino.
Questo è lontano dalla nostra mentalità, ma c'è chi, vorrebbe essere Il Campione per sempre, ma solo la nera signora può far conseguire questo traguardo.

Aquila Della Notte 19/10/2022 - 10:43

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Una tragedia narrata in punta di penna, complimenti

Mirko D. Mastro 19/10/2022 - 07:42

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Lodevole. Racconto carino, in fondo al nostro cuore tutti cerchiamo la gloria, anche se, ci accontentiamo di un semplice "ti voglio bene".

Cosmos creative 18/10/2022 - 22:32

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