Dott. Scholl’s, troppo caro come mio cugino Eric (Testo di 110 parole, dico bene!?)
Mi ricordo che era il 13 dicembre perché una settimana prima c’era stata la festa di San Nicola, un mercoledì perché stavo mettendo la tuta di ciniglia per la lezione di ginnastica con Postural.
Avevo appena infilato le snicher Podoline ai miei poveri piedi reumatici quando passa Padre Vaniglio con il monopattino che salutandomi con la mano alzata fa cadere l’aspersorio dalla manica della tunica.
Salgo sulla Biagina e mi metto a pedalare, ma nella salita del sagrato tutte e tre le ruote iniziano ad andare all’indietro… mi sveglio sulla poltrona con le mutande all’uncinetto per mia nipote e, ora mi ricordo, Cielo!!! È finita la vanillina per i biscotti!
Avevo appena infilato le snicher Podoline ai miei poveri piedi reumatici quando passa Padre Vaniglio con il monopattino che salutandomi con la mano alzata fa cadere l’aspersorio dalla manica della tunica.
Salgo sulla Biagina e mi metto a pedalare, ma nella salita del sagrato tutte e tre le ruote iniziano ad andare all’indietro… mi sveglio sulla poltrona con le mutande all’uncinetto per mia nipote e, ora mi ricordo, Cielo!!! È finita la vanillina per i biscotti!
Racconto scritto il 03/04/2024 - 20:43
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Commenti
Due sghignazzate me le son fatte,quanti applausi ti farei se tu recitassi le tue poesie sul palco di un teatrino di provincia!! Complimenti!!
Anna Cenni 04/04/2024 - 11:47
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