..fanne la descrizione fisica, e non solo
Le istruzioni sono:
Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...
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In bici per le colline del Chianti
Qui a Femminamorta abito da anni in un piccolo caseggiato “arbitrario”, così dice il cartello alla porta di ingresso -quella malalingua della Corradina dice abusivo, se la incontrate non credetele- di quattro appartamenti e i miei vicini sono persone davvero simpatiche: io sto al piano terra a destra mentre a sinistra c’è una bella ragazza, a dirla tutta sempre un po’ poco vestita, che non è di queste parti e, poverina, lavora tutte le notti. Sopra di me un giovine che ha tanti amici che lo vengono a trovare, forse suoi colleghi tessitori, e ognuno di loro va via ogni volta con una busta di canapa. Dall’altra parte ci stanno il Bigio e Lerrico.
Prima di andare in pensione, cose da matti, con la minima ho sempre fatto la bibliotecaria. Volevo fare questo lavoro fin da bambina, da quando la nonna della mia amica Attilia da piccole ci leggeva le leggende dei marlianesi
Ritrovaron sotto la neve
quando divien pingue la betulla,
ironia della sorte,
corpo di sconosciuta fanciulla
Ora che ho tempo libero faccio tante cose con Attilia: una volta alla settimana andiamo a trovare mia nipote a Belsedere e una ogni due ci facciamo ciglia e unghie dalla Giulia a Pistoia.
Ogni mattina verso le 10.00 esco per la spesa con Biagina, la mia bicicletta con tre ruote e il cestino,
mai prima perché mi riposo un po’ dopo i vespri insieme a Don Vaniglio.
E di tanto in tanto passo a fare un saluto a Terigio e Agenore al bar della briscola, ci conosciamo dai tempi dell’asilo!
Di mercoledì ci siamo iscritte in palestra io e la mia amica -ci ha convinte Postural, che nome buffo, ex portalettere col mal di schiena, dove abbiamo conosciuti due fratelli Striding e Pancafit forse stranieri di Monteriggioni vicino Siena. E il giovedì, gnocchi.
La sera con i miei stringinaso lavoro a maglia e quasi ogni santa sera mi tocca sbraitare dalla finestra verso il mio dirimpettaio Imerio che porta il beagle di sua moglie a urinare sul lampione.
Quel mercoledì dovetti telefonare a Attilia per dirle che non sarei andata in palestra perché Gelindo mi aveva fatto una sorpresa ed era venuto a trovarmi. Gelindo è il mio ex marito che si è trasferito da tanto nel modenese. Si era presentato con una borsa e si era messo a prepararmi la sua zuppa di legumi e cipolle al limone. Mangiando sul mio nuovo tavolo dell’ichea che alla festa del Patrono ho vinto alla pesca di beneficenza, ci mettemmo a guardare l’album del matrimonio. Quanti ricordi: Vuoi tu Mimina Raniera Mezzasalma prendere il qui presente Gelindo Passacantando…
A un certo punto mi disse “Mimmi, questa è l’ultima volta…ho già la cassa”.
<Cielo> pensai <È venuto a dirmi che ha un malaccio e sta per morire>. Gelindo vide, penso io, la mia faccia e si mise a ridere “Mimmi, che pensi… mi trasferisco a Poggibonsi”. <E la cassa?>. “Delle cipolle della Val Cossa, per la zuppa”. E mi mostrò una cartolina: l'Alta Val d'Elsa con i pascoli e i boschi, e le Colline del Chianti con tutte le sfumature del verde e del giallo.
Mi sentii rincuorata e andai alla finestra per chiudere la zanzariera: Altobrando in bermuda, canottiera bianca e ciabatte passava in bicicletta alto e magro, bello come il sole. Si voltò solo un attimo per sorridermi dai buchi tra gli incisivi.
Gelindo, un metro e 58 per 70/75 chili, in cucina lavava i piatti.
Prima di andare in pensione, cose da matti, con la minima ho sempre fatto la bibliotecaria. Volevo fare questo lavoro fin da bambina, da quando la nonna della mia amica Attilia da piccole ci leggeva le leggende dei marlianesi
Ritrovaron sotto la neve
quando divien pingue la betulla,
ironia della sorte,
corpo di sconosciuta fanciulla
Ora che ho tempo libero faccio tante cose con Attilia: una volta alla settimana andiamo a trovare mia nipote a Belsedere e una ogni due ci facciamo ciglia e unghie dalla Giulia a Pistoia.
Ogni mattina verso le 10.00 esco per la spesa con Biagina, la mia bicicletta con tre ruote e il cestino,
mai prima perché mi riposo un po’ dopo i vespri insieme a Don Vaniglio.
E di tanto in tanto passo a fare un saluto a Terigio e Agenore al bar della briscola, ci conosciamo dai tempi dell’asilo!
Di mercoledì ci siamo iscritte in palestra io e la mia amica -ci ha convinte Postural, che nome buffo, ex portalettere col mal di schiena, dove abbiamo conosciuti due fratelli Striding e Pancafit forse stranieri di Monteriggioni vicino Siena. E il giovedì, gnocchi.
La sera con i miei stringinaso lavoro a maglia e quasi ogni santa sera mi tocca sbraitare dalla finestra verso il mio dirimpettaio Imerio che porta il beagle di sua moglie a urinare sul lampione.
Quel mercoledì dovetti telefonare a Attilia per dirle che non sarei andata in palestra perché Gelindo mi aveva fatto una sorpresa ed era venuto a trovarmi. Gelindo è il mio ex marito che si è trasferito da tanto nel modenese. Si era presentato con una borsa e si era messo a prepararmi la sua zuppa di legumi e cipolle al limone. Mangiando sul mio nuovo tavolo dell’ichea che alla festa del Patrono ho vinto alla pesca di beneficenza, ci mettemmo a guardare l’album del matrimonio. Quanti ricordi: Vuoi tu Mimina Raniera Mezzasalma prendere il qui presente Gelindo Passacantando…
A un certo punto mi disse “Mimmi, questa è l’ultima volta…ho già la cassa”.
<Cielo> pensai <È venuto a dirmi che ha un malaccio e sta per morire>. Gelindo vide, penso io, la mia faccia e si mise a ridere “Mimmi, che pensi… mi trasferisco a Poggibonsi”. <E la cassa?>. “Delle cipolle della Val Cossa, per la zuppa”. E mi mostrò una cartolina: l'Alta Val d'Elsa con i pascoli e i boschi, e le Colline del Chianti con tutte le sfumature del verde e del giallo.
Mi sentii rincuorata e andai alla finestra per chiudere la zanzariera: Altobrando in bermuda, canottiera bianca e ciabatte passava in bicicletta alto e magro, bello come il sole. Si voltò solo un attimo per sorridermi dai buchi tra gli incisivi.
Gelindo, un metro e 58 per 70/75 chili, in cucina lavava i piatti.
Scrittura creativa scritta il 09/04/2024 - 06:12
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Commenti
Aspetto il bus e volevo ridere un pò...così ti rileggo.
Anna Cenni 09/04/2024 - 17:40
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Sto ancora ridendo, quanto sei divertente nelle descrizioni dei tuoi vicini, e sei così delicata quando scrivi di Altobrando e Gelindo. Sempre più brava, peccato il sito chiuda. Complimenti!!
Anna Cenni 09/04/2024 - 12:54
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