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ROSA DEL DESERTO

Il muezzin cantilenando va
le sue preghiere.
Sospesa nel cielo scuro
una falce di luna
miete il suo raccolto di stelle.
Occhi velati da un oscurità
antica guardano tristi
le dune ondeggianti
d’un freddo deserto.
Donne dai cuori più forti della colpa
nei burka prigioniere
affidano al vento
messaggi d’amore.
Tradite da agitati respiri
cercano tra l’obbedienza
e la servitù spazio all’amore.
I sogni rimangono sogni
vite sprecate in nome
di una cultura arcaica.
In un mondo di uomini
il cambiamento è un vento
debole e lento.
Donna dei deserti infuocati
dai magici tramonti…
dove granelli di sabbia giocano
tra l’indifferenza e il dolore.
Palpitano i loro cuori al ritmo
di tamburi tribali.
Guardano il mondo
da uno stretto spiraglio
là dove l’eguaglianza
è il diritto d’ogni essere umano.


Mirella Narducci




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Poesia scritta il 09/05/2019 - 10:13
Da mirella narducci
Letta n.839 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Trovo molto intenso e profondamente descrittivo questo tuo testo a penetrare
l'anima di una cultura e di un etnia molto amata.
Come un fiume versi che fluiscono si dipanano a dare significato alla vita.
Molto apprezzata!

Alpan Alpan 10/05/2019 - 14:22

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Brava Mirella!!!

Maria Isabel Mendez 10/05/2019 - 01:28

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RAGAZZI...ognuno ha una concezione e opinione personale che si rispetta a prescindere da uomo o donna.Meglio non addentrarsi nell'argomento religione perchè non se ne esce più e questo è il posto meno adatto per un tema cosi complesso. Se ne fanno e se ne sono fatte guerre di religione... personalmente amo pensare al bene, da buona cristiana, ma non troppo...
Il mio è un pensiero di pace e di amore che tutti atei e no dovrebbero rivolgere al prossimo.Le poesie si scrivono quando partono dal cuore, non vogliono essere delle denunce tanto meno accuse. Il materiale ce n'è in abbondanza nel mondo perche è bello e vario. Siete tutti perdonati ma non fate della mia pagina una testata giornalistica anche perche con le 555 letture del "pane tostato" di Grazia non si vince nulla. A parte gli scherzi è stato tutto molto interessante ma credo che ognuno rimarrà con le proprie idee. Ragazzi grazie un caro saluto Notte

mirella narducci 10/05/2019 - 01:02

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Mirella, perdonami

Grazia Giuliani 09/05/2019 - 21:49

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Seby, sono d'accordo con te, non faccio distinzione tra religioni, il cristianesimo ne ha fatte di cotte e di crude, e tutt'oggi la chiesa cattolica affronta scandali inenarrabili.
Questo intendevo... non c'è religione o potere politico che possa indottrinare piuttosto che educare ad un'autonomia di pensiero... io sono stata ragazza a fine anni settanta, quindi la libertà delle donne a cui ti riferisci la sento profondamente, credi, e anzi, il mio timore è che anche in occidente si possa tornare indietro...
e...succede che quando le donne non si lamentano magari hanno paura a farlo, come succedeva e, ahimè ancora succede alle "nostre " donne che non potevano alzare la voce...!

Grazia Giuliani 09/05/2019 - 21:48

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Mirella, mi fa piacere sapere che tu non hai dubbi perché io ne ho sempre tanti e spesso aumentano con la conoscenza. La tua poesia è bellissima, lo ribadisco, ma rappresenta il punto di vista di noi occidentali. Io sono per l’assoluta parità di diritti fra l’uomo e la donna e se così non è ci dobbiamo chiedere il perché. Tu stesso lo dici, cultura arcaica. Io aggiungo religioni arcaiche che per anni hanno portato alla discriminazione della donna e al rallentamento del progresso scientifico. Non dimentichiamo che islamismo, ebraismo e cristianesimo hanno la stessa radice. Grazia, parli di educare e non di inculcare. Io sono ateo e sono sposato con una cattolica praticante ed i miei figli vanno in una scuola gestita dai frati. Come vedi la mia tolleranza raggiunge livelli commoventi. Mia figlia che frequenta il catechismo l’altro giorno è rientrata a casa molto scossa parlandomi del diavolo e dei mali del mondo come una sua opera. Io l’ho ascoltata in “religioso silenzio” e alla fine non le ho detto nulla per non metterla in difficoltà nei confronti della catechista, dei compagni e della scuola che frequenta. Mi chiedo se questo sia dare degli insegnamenti giusti a dei bambini di 6 anni che li condizioneranno per tutta la vita. Mi chiedo quanto sia difficile per un adulto credere che ci sia lassù qualcuno che ti guarda se non te l’hanno messo in testa fin da piccolo. Se non è inculcare questo, non so cosa sia. Mirella, io vedo la discriminazione anche nella nostra (vostra) religione. Le donne non dicono messa, non possono diventare cardinali, vescovi o papi. Dio è declinato e raffigurato nelle opere d’arte sempre al maschile. Si, c’è la figura della Madonna, che è uno dei grandi successi del cristianesimo, insieme ai santi e a tutta l’allegra combriccola di angeli, arcangeli, etc, ma alla fine il capo è Lui e decide lui, e non c’è santo che tenga. Gli omosessuali si debbono battere per i loro diritti perché nella Bibbia c’è scritto che il rapporto fra due uomini è abominio e non si possono sposare. Fino al 1967 in Inghilterra l’omosessualità era reato, si finiva in carcere, come ben sa Oscar Wilde. Le donne non sono padrone del loro utero, non devono far uso di contraccettivi, no al preservativo, no all’aborto, eccetera. Madre Teresa ha condotto una crociata sull’argomento. L’eutanasia in Italia non è consentita. Suore e preti non possono procreare. Si, è vero, lo hanno deciso loro ma le limitazioni le ha imposte la religione. E’ civiltà questa? E’ avere gli stessi diritti? Insomma, se guardi bene, forse ce ne sarebbe di materiale per scrivere un’altra poesia. A me queste situazioni fanno stringere il cuore allo stesso modo delle donne che hai descritto nella poesia e resto sempre un sognatore di in un mondo migliore, come scrisse John Lennon nel suo capolavoro Imagine.

Seby Flavio Gulisano 09/05/2019 - 21:15

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Sì Mirella concordo...
educare non è inculcare e viceversa...

Grazia Giuliani 09/05/2019 - 19:59

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Bellissima ed attuale poesia, che canta ancora una volta la libertà di vivere da donne libere.

Teresa Peluso 09/05/2019 - 17:59

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SEBY FLAVIO...per dissipare i tuoi dubbi devi documentarti di più...Logicamente non tutte si lamentano, per chi nasce da famiglie fondamentaliste la loro condizione è vangelo. Non portare d'esempio le suore e i preti sono tutt'altra cosa loro hanno preso dei voti ed è stata una scelta voluta. Ho letto molti libri a riguardo e credo che oggi le donne arabe sono felici di alleggerire la loro condizione di vita. Ultimamente hanno potuto guidare una macchina e spero che in futuro possano assaporare la libertà di essere donne. Grazie per la riflessione. Buona giornata

mirella narducci 09/05/2019 - 16:23

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La poesia è bellissima, scritta in modo magistrale ed assegnerò 5 stelle. Mi resta qualche dubbio sul contenuto, raramente ho sentito le donne musulmane lamentarsi della loro condizione. Sarebbe come vedere un uccellino, che è nato e cresciuto in gabbia, che si lamenta della propria prigionia. Purtroppo i concetti della religione vengono inculcati da piccoli quando ancora non si è sviluppato un pensiero critico. Per queste donne è assolutamente normale vestirsi in questo modo e non credo che per loro rappresenti una prigione. Come per l'uccellino, quella è casa sua, la loro religione è fonte di felicità e non credo che queste donne pensino che la loro vita sia sprecata. Probabilmente non sarete d'accordo con le mie parole ma allora potremmo dedicare una poesia scritta negli stessi termini anche alle suore di clausura o, restando in termini più ampi, anche ai preti che non si possono sposare ed avere figli...

Seby Flavio Gulisano 09/05/2019 - 15:55

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Un tema bellissimo e molto sentito! Sembra assurdo che ancora oggi la donna debba essere penalizzata da leggi arcaiche e maschiliste, ma è purtroppo una orribile realtà,speriamo che nel futuro possa migliorare. Poesia pregevole sia per il contenuto che per il tuo modo di verdeggiante! Un abbraccio!

santa scardino 09/05/2019 - 15:22

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Quel che a noi sembra strano loro portano il pastrano nel loro mondo da noi lontano.
Brava Mirella .

Francesco Cau 09/05/2019 - 15:15

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Festa della mamma prossima. Saranno mamme anche loro. Hai composto un grande inno alla libertà ed autodeterminazione della donna. Versi splendidi

Ernesto D'Onise 09/05/2019 - 15:08

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Un mondo lontano di usanze amalgamate alle nostre dove l'intelligenza ha assottigliato i pregiudizi per farci vivere tutti lo stesso tetto della vita.Versi ben formulati che denotano sensibilità e amore.

Antonio Girardi 09/05/2019 - 12:56

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Straordinaria Mirella,
una realtà da brivido pennellata con maestria...
Che dire?! Ciao amica Poetessa

Grazia Giuliani 09/05/2019 - 12:17

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Capolavoro...bellissima dal punto di vista artistico e che racconta un'amara verità...splendida veramente.

Davide Zocca 09/05/2019 - 11:55

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