L’ IMMIGRAZIONE
Dal mirino d’una pistola
vedo il mondo sparire
immagini di uomini
sfocate vacillanti.
Un cemento di pianto
che cerca le ragioni
di una vita.
Ho creduto che il cielo
non esistesse...
che non c’è pane
senza prezzo.
Vuota la vita...ma vita
colma di favole private
di paesaggi senza uomini
solo reticolati e folla
dalle valige pesanti
volti pieni di sonno
e odore d’arancia.
La fangosa umanità
in fuga da terre
che non hanno pane
culture diverse che faranno
dell’universo un unico mondo.
vedo il mondo sparire
immagini di uomini
sfocate vacillanti.
Un cemento di pianto
che cerca le ragioni
di una vita.
Ho creduto che il cielo
non esistesse...
che non c’è pane
senza prezzo.
Vuota la vita...ma vita
colma di favole private
di paesaggi senza uomini
solo reticolati e folla
dalle valige pesanti
volti pieni di sonno
e odore d’arancia.
La fangosa umanità
in fuga da terre
che non hanno pane
culture diverse che faranno
dell’universo un unico mondo.
Mirella Narducci
Poesia scritta il 20/12/2021 - 17:30
Letta n.403 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
La terra s'impoverisce dei suoi figli, si perdono le radici che forse diverranno non solo anima su altri lidi più fecondi. Rimarrà vivo solo un filo sottile e tenue: il ricordo.
Sempre intensa e dolce.
Sempre intensa e dolce.
ALFONSO BORDONARO 21/12/2021 - 19:22
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Fantastica....scritta meravigliosamente intensa.
Anna Cenni 20/12/2021 - 22:47
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Una favola di vite meravigliose...in un testo d'alto livello. Complimenti
Mirko D. Mastro 20/12/2021 - 18:04
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