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Scrivo un verso
all'Universo.


Verso
un sorso
di allegria
in un calice di noia
che mi induce alla pazzia,


attraverso questa nota
sento un senso di infinito,
anche senza un vero senso
riempio l'etere d'immenso.


Punto il dito verso l'alto,
verso un punto in cui
lo sguardo trova
il verso che ha piu' senso.


Poi il peso si fa immenso,
l'allegria perde il suo senso,
il pensiero piu' leggero
svilisce in fretta il suo consenso.


Mi sento perso
perche' il verso
versa
verso
un senso di scompenso.
Di scontento.
E lo so ormai da tempo,
dopo poco Euforia cede il passo
a Nostalgia!


Mf




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Opera scritta il 27/03/2019 - 19:28
Da Michele Facchini
Letta n.908 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Un esercizio di stile molto ben riuscito! Complimenti davvero, un saluto

lidia filippi 28/03/2019 - 11:12

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Bene Michele, hai ben versato il verso!

Ernesto D'Onise 28/03/2019 - 00:35

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Bene Michele, hai ben versato il verso!

Ernesto D'Onise 28/03/2019 - 00:35

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In rima, accompagna fino ad una bellissima chiusura!

Grazia Giuliani 27/03/2019 - 21:43

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divertente
e chissà perchè, così vera
dall'euforia alla nostalgia

laisa azzurra 27/03/2019 - 21:41

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Bellina

Francesco Cau 27/03/2019 - 21:34

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Che bello leggerti! Complimenti.

santa scardino 27/03/2019 - 21:09

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Una poesia che sento mia. Stile molto piaciuto. Complimenti di cuore

MARIA ANGELA CAROSIA 27/03/2019 - 19:45

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