A ritroso nel tempo a ritroso nel vento,
cammino e spesso gioco ad esser qualcun altro
Non so chi, quale parte di me interviene
Alzo la testa e la vista s'annebbia, il corpo
insensibile, scosso dai clacson e dalle urla
E' la cittā che m'assale, č la cittā che in fondo libera le sue
angosce, ma non le mie...
L'amaca dei sentimenti č la strada,
āncora e talvolta spuntone di roccia
Quando cammino, č l'urgenza di non comprendere che
libera ogni passaggio nel tempo
Voltarsi a sorridere č semplice, persino idiota!
D'esser condottiero o preso per mano
Faccio questo, diserto
quando cammino.
cammino e spesso gioco ad esser qualcun altro
Non so chi, quale parte di me interviene
Alzo la testa e la vista s'annebbia, il corpo
insensibile, scosso dai clacson e dalle urla
E' la cittā che m'assale, č la cittā che in fondo libera le sue
angosce, ma non le mie...
L'amaca dei sentimenti č la strada,
āncora e talvolta spuntone di roccia
Quando cammino, č l'urgenza di non comprendere che
libera ogni passaggio nel tempo
Voltarsi a sorridere č semplice, persino idiota!
D'esser condottiero o preso per mano
Faccio questo, diserto
quando cammino.
Claudio Strauss
Poesia scritta il 01/03/2015 - 15:30
Letta n.1105 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Ti ringrazio Luciano
Claudio Strauss 02/03/2015 - 19:04
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Molto particolare. Una descrizione della libertā particolarmente toccante. Bella l'immagine dell'ancora e dello spuntone di roccia. Complimenti.
luciano rosario capaldo 01/03/2015 - 17:16
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