Poesia scritta il 01/01/1970 - 01:00
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Commenti
La parola, nella sua più pura sophia, è generatrice di movimento. Sempre. Non è mai fine a se stessa. Ecco, dunque, il vorticare dei ​pensieri, come il fumo della sigaretta, maledettamente "malvagio". Nasce-la parola- dall'assenza-in-presenza, cioè dalla mia Cognizione che combacia con il mio Io. Dunque, come un flusso continuo, modifico il mio divenire, rappresentato, simbolicamente, dalle rappresentazioni del mio Io nei confronti della realtà, a partire dalla spontaneità della parola. Autopoiesi del Pensiero come autopoiesi del mio Io: un moto psicologico continuo. Grazie
Cristian Iapaolo 18/06/2017 - 10:27
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Dovrebbe essere un sistema vivente che si rigenera dal proprio interno. O qualcosa del genere. Una sorta di moto perpetuo.
Poesia molto particolare, non di facile interpretazione. Comunque bravo.
Ciao Cristian.
Poesia molto particolare, non di facile interpretazione. Comunque bravo.
Ciao Cristian.
Loris Marcato 17/06/2017 - 22:20
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Perdonami Cristian ma non riesco ad interpretare il significato di questa tua poesia.... forse parli di apatia ?
Ti chiedo scusa un abbraccio ciao
Maria Cimino 17/06/2017 - 21:17
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