Nella bocca fiammeggiante del mondo
accesa è la fucina oscura
del signore dei metalli,
l'oro in colata dalle fenditure
di rosso incandescente,
lontani si odono
i colpi del martello
sul ferro bruciato.
accesa è la fucina oscura
del signore dei metalli,
l'oro in colata dalle fenditure
di rosso incandescente,
lontani si odono
i colpi del martello
sul ferro bruciato.
La fine della pace,
l'inizio della guerra.
Freddi i corvi del bastione d'ossa,
calati gli spettri nella notte,
la calma prende
d'assedio il mondo
ed esso piange
per la corona perduta.
Un terremoto e la terra si scuote,
molti i perduti
tra gli spaventi della notte,
un sussulto, grande festa
per chi gioisce nel buio,
ma la spada è stata forgiata
all’alba del fuoco.
Il sole si accese,
la spada si affilò,
i popoli si liberarono,
la via si spianò,
il male fuggì
e nel cielo le nuvole
annunziarono il trono.
Il Re è tornato
e la corona è di nuovo
a capo del mondo.
Poesia scritta il 22/10/2014 - 16:24
Letta n.1218 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie Chiara, anche a te
Lorenzo Arcaleni 24/10/2014 - 10:01
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Apocalittica...buona giornata Lorenzo,
Chiara B. 24/10/2014 - 09:51
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