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Non è più il tempo

Ho trovato questa immagine molto significativa e molto amara ...ma che ben descrive, i tempi che viviamo.In un mondo dove abbondiamo di tutto... dove il superfluo viene chiamato "indispensabile" dove non basta un telefonino utile per "comunicare", ma ne vogliamo uno o anche due "one touch" e ci sentiamo infelici e poveri se non possiamo averlo. In un tempo,in cui ci lamentiamo se invece di un paio di scarpe di un noto marchio ne riceviamo uno di un altro. In un tempo, in cui, se si rompe un qualsiasi piccolo elettrodomestico, anziché portarlo all'assistenza tecnica per farlo riparare preferiamo subito sostituirlo comprandone un altro. In un tempo, dove quasi ogni bambino, possiede sin da piccolo un televisore ed una play station nella propria camera e spesso anche un pc personale,trasformando la stanzetta più in un tempietto simile ad un mini parco giochi che ad un luogo di riposo. In un tempo dove gli oggetti hanno perso il senso del loro valore; salviamo vi prego i valori affettivi, non trattiamoli come oggetti ormai inutili o passati di moda, teniamoli cari e preziosi... gli uomini,così come il loro cuore non sono spazzatura.Mi sono chiesta, spesse volte, in questi giorni... il perché tanti valori, tanti legami affettivi, tante amicizie vengano "rotte" e subiscano una specie di deterioramento, si lo so, tutti ci ritroviamo a pensare a questo; specie quando ci sentiamo un po’ soli oppure quando avvertiamo la precarietà della vita; magari perché rimaniamo colpiti dalle improvvise calamità naturali o un incidente aereo... perché le malattie ci colpiscono o alcuni in un istante non "sono più". In questi momenti ci chiediamo "qual è il senso della vita" e se ha un "valore vivere".I nostri antenati con poco, portavano avanti le famiglie, le donne a casa non possedevano ne lavatrici, ne lavastoviglie, e per lavare i panni ci volevano giornate intere. Si cominciava col preparare il sapone con la potassa e la cenere che rimaneva dalle stufe o dai forni a legna; poi si doveva fare" Abbonare" la pila, che era un contenitore di legno... la si riempiva d'acqua sino a quando il legno non ne assorbiva più ed allora avrebbe "tenuto" quella che sarebbe servita per tenere i panni a mollo nell'acqua bollente. Non c'erano scaldabagni e neanche caldaie; ma solo pentoloni d'acqua riscaldati sulle cucine a legna e poi versati nella pila. La biancheria veniva poi strofinata a mano, strizzata, messa di nuovo in acqua pulita e di nuovo strizzata e risciacquata oppure lavata lungo i torrenti. Stirarla era un altra impresa... col ferro a legna,(anche quello) e bisognava stare attenti che pezzetti di carbone non finissero con lo sporcare il bucato o nei casi peggiori lo bruciassero bucandolo. I calzini, non si buttavano quand'erano bucati ma si rammendavano, ai pantaloni dei ragazzini si cucivano le toppe, quando si bucavano alle ginocchia, durante le loro corse per i campi a piedi o con la bici, oppure durante le partite di pallone. Nonostante tutto,le mamme trovavano sempre il tempo per una carezza e per preparare una fetta di torta fatta in casa per il loro ragazzi. Ho scritto tutto questo perché... mi guardo attorno e mi chiedo dov'è finito questo tempo... queste ore passate ad abbonare pile, a riscaldare ferri, a preparar sapone... che fine ha fatto dov'è quel tempo. Noi mamme e nonne abbiamo tutto, ogni nuovo elettrodomestico, concepito per farci recuperare tempo, dopo poco si trova sulle mensole delle nostre cucine... magari inutilizzato. Ma difficilmente , abbiamo tempo per parlare coi nostri figli, coi nostri mariti, poco tempo per ascoltare, poco tempo da dedicare, poco tempo... e tutto quel tempo che dovevamo acquisire con l'avvento della tecnologia che fine ha fatto?
Come lo abbiamo speso. Mi guardo attorno, ed invece di bambini con le gote rosse e gli occhi scintillanti, per il correre; vedo bambini obesi per il troppo star davanti alla tv od al pc; sguardi annoiati, tristi, immalinconiti; bambini soli e viziati da giochi che neanche apprezzano; bambini senza disciplina... senza disciplina ed educazione ,perché "potrebbe risentirne la loro libertà d'espressione" e potrebbero crescere frustrati e repressi. Bambini che domani saranno eterni Peter Pan con la sindrome del bambino mai cresciuto...incapaci di assumersi la responsabilità di un lavoro d'una famiglia, incapaci di relazionarsi con gli altri perché vissuti tra le quattro pareti d'una cameretta davanti ad un monitor; dove magari, invece di amore e coccole da parte dei genitori trovano immagini porno, pedofili in agguato, ed immagini violente...
Vedo adulti soli disperati perché nessuno sa veramente prenderli per mano, sedersi loro accanto ad ascoltare il loro cuore. A volte entro in contatto con persone che annaspano nel mare della solitudine e delle incomprensioni quando basterebbe un po’ di tempo ed una giusta parola per dare soluzioni magari semplici ed a portata di mano, ma che così offuscati dai pensieri bui non sanno vedere . Basterebbe così poco per sistemare relazioni che si frantumerebbero, ed invece non c'è tempo! Certo quel che descrivo è l'esasperazione d'una società che corre senza mai fermarsi a pensare e tutto è vissuto e recepito superficialmente e se lo fa è per quel poco tempo che fugge via e non è già più . I pensieri, i proponimenti non hanno il tempo di fissarsi e divenire realtà... certo, non tutti i bambini sono così, molti genitori li seguono passo passo, sono interessati ai loro progressi e sanno dare giusta dose di amore e disciplina così come di svago e dovere ... la differenza si vede e si continuerà a notare, non solo, non solo da piccoli od a scuola... ma quando uomini fatti o donne e mamme sapranno essere uomini e donne di valore...
Così come, non tutti gli adulti sono disperati e depressi, molti al contrario s'impegnano come volontari e sono proprio tra quelli che hanno il coraggio di fermarsi e trovare un po di tempo per ascoltare ed aprire le porte del loro cuore al prossimo che è sempre più vicino di quanto possiamo pensare . In un tempo dove gli oggetti hanno perso il senso del valore; salviamo vi prego i sentimenti... non trattiamoli come oggetti ormai inutili o passati di moda ..teniamoli cari e preziosi... prendiamone cura, fermiamo la nostra corsa... magari rinunciamo ad un film ad una soap opera che ci fa lacrimare per le vicende trite e ritrite di tradimenti e malattie mentre rimaniamo insensibili al dramma che magari vive la famiglia accanto alla nostra porta o peggio un amico od un parente... Fermiamoci, siamo ancora in tempo ...per ritrovare il nostro tempo. Quello che vale!!!



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Racconto scritto il 13/11/2015 - 14:02
Da Carla Davì
Letta n.1081 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Un sentito grazie anche a te Francesco, mi sento ogni volta onorata per i vostri commenti verso le mie piccole parole ...onorata e stupita,perché siete tutti così bravi che mi ritrovo a sentirmi formichina fra i giganti... benevoli,per mia fortuna!Un abbraccio amico e grato

Carla Davì 13/11/2015 - 19:37

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Chiara i valori della vita, sono quegli stessi che la rendono unica e preziosa... ecco perché non dovremmo mai sottovalutarli... vogliamo rispetto e giustizia e non ci accorgiamo che noi stessi a volte non sappiamo darne... grazie per il tuo gradito commento un caldo abbraccio

Carla Davì 13/11/2015 - 19:32

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Un sentito grazie anche a te Arcangelo... è vero,c'è malinconia nel mio scritto ma anche speranza che ognuno di noi nel suo piccolo mondo riesca a fermarsi per vedere e lasciarsi conquistare dalla bellezza di quelle che solo apparentemente, sono le piccole quotidiane cose ...ed invece son grandi doni!

Carla Davì 13/11/2015 - 19:27

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Grazie Salvo, per avermi letto sino in fondo ed aver condiviso le mie riflessioni Mi manca molto quel rispetto e quel senso civico che i nostri genitori ci hanno insegnato con la loro abnegazione ... buona serata

Carla Davì 13/11/2015 - 19:22

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Una bella lettura.. che induce a riflettere. C'è una sorta di sentimento diffuso di amara rassegnazione, ma ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare quialcosa. In questo sei lodevole per averci regalato le tue riflessioni

Francesco Gentile 13/11/2015 - 18:04

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Un testo apprezzatissimo e condiviso! Oltre a prenderci del tempo da dedicare alle persone care, dovremmo anche prenderci il tempo di ritrovare i veri e sani valori della Vita! Buona serata Carla,

Chiara B. 13/11/2015 - 17:51

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Un testo dal contenuto significativamente emblematico. L'autrice ha saputo sottolineare l'importanza di ciò che non dovrebbe essere scartato nonché l'impegno che ogni essere umano dovrebbe affrontare per ritrovare quel valore giusto, al tempo giusto. Oggi si confonde il futile con il bisogno, talvolta inutile, nella quotidianità. Ottime riflessioni, condivise ed apprezzate.

Arcangelo Galante 13/11/2015 - 17:15

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Carla, giuste parole al tempo giusto. Apprezzo e condivido quanto da te scritto con un velo di malinconia per tutte le cose che erano la vita e che non sono più;per la scelta del futile divenuto bisogno nel quotidiano. Grazie.

salvo bonafè 13/11/2015 - 16:22

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