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SETTEMBRE

Ed era arrivato anche settembre, con l'aria dei mattini più fresca e le giornate un po' meno lunghe. Ma faceva ancora caldo, e i pomeriggi erano ancora tinti dai raggi del sole e dalle grida dei bambini che giocavano nelle strade. Erano lì da un mese, arrivati in agosto per una vacanza, di non più di quindici giorni, poi suo padre aveva avuto un'offerta di lavoro e i suoi, innamorati del posto, avevano deciso di restare. L'isola era davvero incantevole, circondata da un mare stupendo, di un colore così puro, così intenso, da ricordare il verde scintillante dello smeraldo. La spiaggia di sabbia finissima e il pittoresco porticciolo, donavano all'ambiente un'atmosfera romantica ed un forte carisma. Anche lei era incantata da quei luoghi, ma non poteva non sentirsi combattuta tra la gioia di restare e cominciare una nuova vita e la rabbia di dover lasciare la vecchia. Ma forse il suo umore altalenante, derivava dall'atteggiamento di Stefano, il ragazzo che suo malgrado le aveva rubato il cuore, che ora si struggeva tra la voglia dolce e speranzosa di potergli essere vicina e quella funesta e amara di vederlo sparire dalla sua vita.
I giorni passavano, la riapertura delle scuole si stava avvicinando e Cathy aveva cominciato una sua routine, finendo con l'ambientarsi meglio in quei luoghi che tanto l'affascinavano. Certe volte pensava che il vento capriccioso che di tanto in tanto arruffava le chiome degli alberi e increspava il mare che circondava l'isola, si adattasse in modo particolare al suo umore, eppure in quei giorni Stefano le si era avvicinato moltissimo. Avevano fatto dei giri in barca nuotando o esplorando le grotte dell'isola, oppure si erano goduti lunghe giornate in spiaggia o passeggiate in bicicletta.
Quel giorno il sole del primo pomeriggio caldo e avvolgente copriva ogni cosa, tingendo di giallo i muri delle case. L'aria era piena di odori e la pineta aveva assunto ai suoi occhi l'aspetto del bosco incantato descritto nelle favole, con gli alberi che si stagliavano contro il cielo, il tappetto d'erba ed aghi di pino impregnava l'aria col suo intenso profumo e tutt'intorno era un'esplosione di colori, dal rosa del ciclamino, alle viole, al rosso e al giallo dei fiori selvatici.
Stefano era con lei e il mondo le sembrava meraviglioso, mentre si scambiavano baci e carezze guardandosi negli occhi, che esprimevano promesse e progetti che non osavano formulare a voce, perché le parole avrebbero rovinato l'incanto di quegli istanti mentre mani incerte si cercavano e dividevano sopra gli orli dei vestiti, e rotto l'incantesimo dei loro respiri mischiati. E via via i baci si facevano più ardenti, come scaldati da quel sole che a tratti filtrava più forte tra gli alberi irradiando la sua luce, simile a polvere d'oro. E piano piano, scaldati da quei baci di fuoco i loro gesti diventavano più coraggiosi, mentre i vestiti scivolavano via tra sorrisi e sguardi incerti e le carezze delle loro mani si facevano più tenere scivolando sulla pelle. Ogni nuova scoperta, ogni carezza era puntellata da un bacio e gli sguardi ardenti erano lo specchio dove si riflettevano i raggi ormai aranciati del sole che andava spegnendosi. Il rumore delle onde che in lontananza si infrangevano sugli scogli fu l'ultimo rumore che udirono, mentre felici si perdevano nel loro abbraccio, uniti e liberi come se stessero fluttuando tra le nuvole e raggiungevano un altro mondo, il loro mondo, fatto di baci e di carezze, dove esistevano solo loro e c'era spazio solo per il loro amore.


IL racconto è frutto della fantasia dell'autrice, per cui ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale.




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Racconto scritto il 08/12/2015 - 11:51
Da Marirosa Tomaselli
Letta n.1130 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Ah la magia della prima volta! Chi non vorrebbe immaginare una simile atmosfera? Un posto suggestivo, la persona che ami, gli odori, i sapori...elementi ottimamente​ inseriti in questo testo. E poi chi non vorrebbe vivere in dei posti cosi?
Ad ogni modo aldilà di piccole imperfezioni del testo non posso che promuoverlo con cinque stelle di mare. Anzi no...d'oro che valgono di più.
Amo questi genere di racconti, hai saputo come trasportarmi.
Un abbraccio e buon pomeriggio!

Giuseppe Scilipoti 24/03/2017 - 15:54

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Cara Marirosa, a distanza di tempo torno a leggere qualche tuo racconto non recente e oggi ho deciso di spolverare questo.
Breve ma decisamente d'effetto, elargisce emozioni, sensazioni, suggestione (con tanto di splendide location da cartolina)... insomma un racconto che è tratteggiato attraverso pura poesia! Mi sono sentito come coinvolto, sarà perché alcuni elementi in un certo senso li ho vissuti anch'io.

Giuseppe Scilipoti 24/03/2017 - 15:48

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Ti ho fatto un commento anche a Senza età...Se sei curiosa... vai a leggerlo.
Ciao Nadia

Nadia Sonzini 10/12/2015 - 10:31

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Che bello!Mi hai fatto ritornare indietro negli anni, non sono ancora matusalemme però.
Scrivevo in questo modo al liceo, la tua storia potrebbe essere la mia di allora.Il mio professore di italiano e latino, grande poeta italiano, mi scriveva sempre "ben scritto, ma molto descrittivo, puoi fare di meglio" voto 8, oppure 7/8
Io rimanevo male. Ma non mi persi d'animo. Iniziai a leggere e studiare molto, soprattutto filosofia, letteratura italiana e straniera
Capii anche che dovevo migliorare lo stile e scrivere di argomenti particolari con una prospettiva mia personale Io scelsi frasi più brevi e più dense di contenuto
Nell'ultimo tema che feci con lui, mi scrisse: Stile particolare e contenuti molto profondi. Che metamorfosi! 9/10
Umilmente ti do' un consiglio: migliora il tuo stile, fai delle prove. Leggi a voce alta, fai leggere ad altri con più esperienza, leggi ma soprattutto vivi... vedrai che tu prenderai 10.
Comunque mi è piaciuta, meriti un bel voto
Con affetto Nadia

Nadia Sonzini 09/12/2015 - 18:43

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Prof. Novellino, è un professore vero? La ringrazio dell'assiduità con cui commenta i miei racconti!!! Per risponderla non tutti i racconti, per ovvi motivi, possono basarsi sui fatti, ed ogni racconto è un "mondo" a sé.
Riguardo agli "a capo" be' è una scelta personale.
Spero di sentirla nuovamente e magari il mio prossimo racconto le piacerà di più!
Le auguro una buona serata!

Marirosa Tomaselli 08/12/2015 - 16:03

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Racconto che punta più sull'atmosfera che sui fatti. Belle le descrizioni dello scenario in cui avviene l'incontro amoroso.
Io sarei andato a capo qualche volta di più.

Giuseppe Novellino 08/12/2015 - 12:28

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