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LA RESA DEI CONTI

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto in cui una persona dice finalmente a qualcun altro un qualcosa che non ha mai osato dire e di cui lui stesso ha appena preso coscienza. E’ un gesto di catarsi, di liberazione, quasi di violenza. Perché il racconto sia interessante i personaggi non devono rappresentare solo se stessi ma due modi diversi, quasi inconciliabili, di intendere la vita. La verità affermata non dev'essere troppo razionale o scontata ma contenere un momento di violenza e di estremismo che possa spaventare il lettore. Immaginate quindi due personaggi che hanno condiviso molto e poi si separano: un parroco e la perpetua, due amici di cui uno è diventato poliziotto e l’altro terrorista, un pianista e il suo miglior allievo, un avvocato e la sua segretaria, una prostituta e il suo miglior cliente, una donna e suo marito mentre lei lascia la casa in cui è stata schiavizzata, e così via ...


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Buongiorno dottore

Eraldo di anni 55 è mancato improvvisamente all'affetto dei suoi cari. Lo annunciano la moglie Sandra i figli Francesco e Paola.....
Le esequie, celebrate nella chiesa di S. Abbondio, sono state seguite da moltissima gente.
All'uscita tutti si stringono attorno a Sandra ed ai figli per le condoglianze. Sandra bacia parenti, amici conoscenti, riceve strette di mano, abbracci e parole di cordoglio. Attende impaziente che tutto finisca; il feretro è partito e lei si ritrova con Francesco e Paola. Francesco porta a casa i gemelli e rassicura la mamma con un altro abbraccio – mamma, ci vediamo, più tardi vengo da te.
Carla sale in macchina con Paola. Lungo il tragitto Paola rompe il silenzio.
- E’ stata una cerimonia molto partecipata, hai visto
quanta gente c’era per papà ? Era molto conosciuto,
rispettato ed amato. Dobbiamo essere per sempre
orgogliosi di lui.
Sandra dopo un altro silenzio ed aver ripercorso rapidamente i momenti dei saluti ricordando, quasi inspiegabilmente, tanto pareva essere assente, tutti coloro che l’hanno confortata chiede improvvisamente a Paola
- Quel signore distinto, che era con i colleghi di papà,
non si è avvicinato, è rimasto quasi in disparte, mi
sembrava molto scosso.
- Quale collega ? Ah si, si ho capito. Hai ragione; è anche
lui un medico, un collega di papà anche se non lavoravano
nello stesso reparto.
- Mi sembrava davvero molto addolorato, è cos’ emotivo ?
come si chiama ?
- Mamma, ne parliamo un’altra volta.
- Perché un’altra volta ? Dimmelo adesso se sai chi è.
- Si so chi è ma credimi, ne parliamo un’altra volta.
- Ma per chi mi hai preso ? Non sono una bambina.
- Mamma, era un amico di papà.
- Capirai, di amici papà ne aveva tanti !
- Si mamma ma lui era proprio suo amico.
- Cosa vuol dire “proprio” ?
- Mamma…..era, era…
- No ! No ! Non è vero ! Non ci credo!
- Si mamma è la verità !
- Vigliacchi, lo sapeva anche Francesco ovviamente e non mi
avete detto nulla ! Vigliacchi. E vigliacco anche vostro
padre. Da quanto tempo ? E io stupida non mi sono mai
accorta di nulla. Avete saputo fingere bene. Il “vostro”
papà !!??
- Mamma non dire queste cose ! Papà non ti ha mai fatto
mancare nulla, ti ha sempre messa al primo posto, era
premuroso, affettuoso, ti ha sempre voluto bene ! Ti…
- Stai zitta, almeno, Stai zitta ! Ferma la macchina,prendo
un taxi.
- Si, si, al primo posto, ma dopo quell'altro ! Mi voleva
bene…?? E chi lo sa? Mi voleva tanto bene… ma amava un
altro uomo ! – No Paola dimmi che non è vero. Non è vero
Non può essere vero.
Finalmente Sandra scoppia a piangere, a dirotto, singhiozzando.
- Perché, perché, perché ? Cosa gli ho fatto mancare
dimmelo, dimmelo !


Dopo circa un anno a Sandra viene diagnosticato un tumore al seno. Viene sottoposta ad un intervento di mastectomia con asportazione completa della mammella. Sandra vuole assolutamente una ricostruzione del seno. Paola, che con Francesco in questo anno è stata molto vicina alla mamma, che ha dato comunque segni di ripresa, le consiglia di rivolgersi al chirurgo estetico che aveva rimesso a posto il naso a Francesco dopo quell'incidente in moto.


Sandra acconsente e con Paola si presenta all'appuntamento.
Vengono introdotte nello studio. Il medico si alza dalla scrivania e viene loro incontro. Un brivido corre lungo la schiena di Sandra. Lo riconosce subito anche se indossa un camice bianco immacolato. Sta istintivamente girandosi verso l’uscita ma Paola le stringe forte il braccio indirizzandola verso la sedia e la invita ad accomodarsi. Anche il medico è a disagio. Le porge la mano, Sandra porge la propria. E’ una stretta ferma e calda. Il medico vorrebbe trattenere più a lungo la mano di Sandra, ma Sandra la distoglie e si siede. Si torce e stringe le mani sudate. Paola le prende tra le sue e la guarda in viso con dolcezza e sostegno.
- Buongiorno dottore....sono .... Sandra, Sandra Macchi.




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Scrittura creativa scritta il 23/01/2016 - 10:22
Da Roberto Colombo
Letta n.1062 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Grazie per le vostre puntuali e condivisibili osservazioni. Mi darò da fare

Roberto Colombo 24/01/2016 - 19:40

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.... facile se il titolo fosse rimasto sulle generali, tipo: La resa dei conti...indicazioni: immaginate una resa dei conti, reale o immaginaria, anche di carattere non terreno ma spirituale. Allora ogni versione avrebbe funzionato....anche una riconciliazione, come in questo racconto.
Invece i dialoghi e lo stile narrativo sono da 5 stelle... quindi nel compleso positivo il modo di narrare, qualche dubbio sulla storia. olè!

Gennarino Ammore 24/01/2016 - 18:53

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Bene, sarebbe bello che seguissimo tutti l'esempio di Seby e scrivessimo, alomeno per i racconti, le nostre vere impressioni. In questo modo credo si potrebbe crescere tutti insieme. Io ho già postato tre racconti creativi e per tutti e tre ho dichiarato apertamente di non essere riuscito a restare nelle rigide tracce del tema del mese. E anche tu Roberto non ci si riuscito in opieno... ma credo che la colpa sia del tipo di tema proposto, a mio parere difficile. sarebbe stato molto più...

Gennarino Ammore 24/01/2016 - 18:50

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Mhm...Non m'è piaciuto molto. Credo che qualche critica sincera possa essere anche gradita. Innanzi tutto non c'è una vera resa dei conti. Poi ci sono alcune cose stridenti come la figlia che confessa alla madre, proprio nel giorno del funerale, la relazione omosessuale del padre. In secondo luogo la figlia che difende il padre dicendo a sua madre non ti ha mai fatto mancare nulla. La stessa donna è in grado di notare un uomo sconosciuto che piange al funerale e non si accorge del tradimento del marito. Il racconto comunque è scritto bene e si lascia leggere velocemente.

Seby Flavio Gulisano 24/01/2016 - 16:40

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