Sembra una cosa semplice ma in realtà è complessa.
Il gusto segreto e del tutto intimo che c'è nell'attesa di un piacere saputo certo.
Lei è arrivata prima. Arriva sempre prima.
Si crogiola nell'idea che di lì a poco lui le sarà accanto. Certo che lo sarà.
Si siede su un divanetto all'angolo, ma poi si sposta e siede a un tavolino vicino all'entrata, ben visibile.
Il cinema, dapprima vuoto, si riempie di gente.
Amici, coppie, famiglie con bambini.
Lei cerca sulla sedia una posizione elegante. Vuole sembrare carina.
Sapeva che avrebbe aspettato e ha portato con sé un libro.
Lo apre, sfoglia le pagine, ma le parole le sfuggono, la mente è altrove.
E sono quei momenti in cui, proprio come dice l'autore del romanzo, "vedi un sacco di gente che si bacia e si abbraccia e ti vengono pensieri assurdi e immagini cose surreali tipo che lui all'ultimo momento ha deciso di non raggiungerti perché si è innamorato di una venditrice di caldarroste romana obesa, o è stato rapito dalla mafia russa, o ancora pensi ho sbagliato ora, ho sbagliato treno, ho sbagliato giorno", ma questo è un cinema non una stazione, e infatti poi eccolo.
O meglio, ecco prima di lui la sua voce, poi lui con il suo bel sorriso e il suo buon profumo.
E la ragazza è contenta, il cielo sa quanto è contenta, perché è stata brava e non ha ceduto, con enorme fatica, all'istinto violento e brutale di alzare gli occhi dalle pagine per cercare tra la folla il volto castano di lui. Perché sa che l'avrebbe visto, e non sarebbe stato così bello come sentire all'improvviso la sua voce, sapendo che sarebbe arrivato.
Il gusto segreto e del tutto intimo che c'è nell'attesa di un piacere saputo certo.
Lei è arrivata prima. Arriva sempre prima.
Si crogiola nell'idea che di lì a poco lui le sarà accanto. Certo che lo sarà.
Si siede su un divanetto all'angolo, ma poi si sposta e siede a un tavolino vicino all'entrata, ben visibile.
Il cinema, dapprima vuoto, si riempie di gente.
Amici, coppie, famiglie con bambini.
Lei cerca sulla sedia una posizione elegante. Vuole sembrare carina.
Sapeva che avrebbe aspettato e ha portato con sé un libro.
Lo apre, sfoglia le pagine, ma le parole le sfuggono, la mente è altrove.
E sono quei momenti in cui, proprio come dice l'autore del romanzo, "vedi un sacco di gente che si bacia e si abbraccia e ti vengono pensieri assurdi e immagini cose surreali tipo che lui all'ultimo momento ha deciso di non raggiungerti perché si è innamorato di una venditrice di caldarroste romana obesa, o è stato rapito dalla mafia russa, o ancora pensi ho sbagliato ora, ho sbagliato treno, ho sbagliato giorno", ma questo è un cinema non una stazione, e infatti poi eccolo.
O meglio, ecco prima di lui la sua voce, poi lui con il suo bel sorriso e il suo buon profumo.
E la ragazza è contenta, il cielo sa quanto è contenta, perché è stata brava e non ha ceduto, con enorme fatica, all'istinto violento e brutale di alzare gli occhi dalle pagine per cercare tra la folla il volto castano di lui. Perché sa che l'avrebbe visto, e non sarebbe stato così bello come sentire all'improvviso la sua voce, sapendo che sarebbe arrivato.
Racconto scritto il 09/02/2017 - 17:37
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Breve ed intenso racconto. Molto bello. L'emozione e il piacere dell'attesa è pienamente percettibile e suscita coinvolgimento. Il piacere del suono della sua voce prima della vista di lui è davvero sensazionale.
Patrizia Bortolini 10/02/2017 - 08:01
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Molto bello. Complimenti. 5 stelle
Ilario Lekin 10/02/2017 - 00:59
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L'ansia dell'attesa, momenti che fanno immaginare chissà quali sensazioni, chissà quali discorsi, la mente corre ad immaginare quello che sarà, come sarà o che si vorrebbe che fosse e in quel pensare tutti i desideri repressi fanno a gara per voler essere i primi.
Poi l'incanto finisce, una voce e tutto diventa un'altra storia da vivere.
Molto bello.
Poi l'incanto finisce, una voce e tutto diventa un'altra storia da vivere.
Molto bello.
ALFONSO BORDONARO 09/02/2017 - 22:49
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