Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. TRA L'INIZIO & LA FINE Le istruzioni sono: Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno… (…) Per la prima volta si sentiva davvero a casa. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
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Uno strano pomeriggio Il rumore come di un bicchiere quando si rompe
lo aveva svegliato, ma in casa non c'era nessuno. Così l'uomo decise di riprendere il sonno pomeridiano perché quella mattina il lavoro era stato particolarmente stressante e aveva dovuto sostituire un collega che non stava bene. Il gatto era rimasto accoccolato sul divano e oziava felice come sempre. Per un attimo Giulio pensò che il gatto avesse rotto qualcosa ma poi si ricordo' che l'aveva visto entrare in casa con lui dato che il felino si trovava in giardino e porta e finestre erano tassativamente chiuse. Ma allora era forse stato frutto della sua immaginazione o dello stress delle ultime settimane? Non sapeva darsi spiegazioni. Che strano pomeriggio! Sentire rumori e trovare tutto a posto. Si chiese se stesse diventando matto.insomma ora voleva davvero dormire! Così si sistemò il cuscino e chiuse gli occhi.E tutto fu silenzio per un'abbondante ora. Infine si sveglio' e il gatto non c'era. Ma certo perché lui non aveva gatti anche se... (continua) Costanza Nasi 10/11/2025 - 18:54 commenti 2 - Numero letture:74Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
Rumore Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno.
Stava riposando sul letto dopo notti insonni e si svegliò di soprassalto. Dalle tende della finestra, una piccola luce attirò la sua attenzione. Vide una macchina parcheggiata vicino al viale, mentre una figura esile si stava muovendo. Sentiva lo scricchiolio delle foglie sui passi lunghi e il vento infuriato che faceva muovere gli alberi come tempesta. Tempesta simile a quello che lui sentiva nel cuore. Aveva solo il buio che gli faceva compagnia e quel bicchiere di vino che bagnava le sue labbra screpolate. Stropicciandosi gli occhi, osservò la scena. Una donna dai capelli lunghi bussò alla porta di fronte alla sua. Un ragazzo le aprì e la prese tra le braccia con calore. L'accarezzò sulla guancia togliendole i brividi con calde carezze. Poteva vederli nella stanza sorridere al cielo e alle stelle. Gli occhi di lei avvolti dai desideri di lui, il corpo che non voleva più stacc... (continua) Mary L 03/11/2025 - 19:33 commenti 6 - Numero letture:126Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
dito della morte Il rumore come di un bicchiere quando si rompe lo aveva svegliato, ma in casa non c’era nessuno…
Dai battenti scostati del verone, nella casipola al termine del corrimano riusciva a vedere il dirimpettaio rincasare; lo riconobbe appena dietro la sciarpa. Dentro il cappello, impavido: in quella notte sotto zero da un cielo che comprimeva e congelava strade e cose come un fondale artico, un brinicle era penetrato quasi nel lunotto dell’unica auto in sosta. Non poteva smettere di osservare l’individuo, tremante nelle chiavi sui guanti ma condisceso in viso ora sciolto dalla lana. Al lumicino la pigionante, un tempo compagna, lo aveva forse voluto rivedere quell’ultima volta. Dall’altana all’addiaccio di bicocca, col capo votato all’impannata l’uomo si lasciava opprimere dal tubo di ghiaccio sul vetro e raccoglieva le schegge di sonno dagli occhi. Mirko D. Mastro 02/11/2025 - 07:39 commenti 2 - Numero letture:114Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
La casa dei ricordi Aveva lasciato la valigia sul treno.
Il pullover che gli aveva regalato quel Natale suo padre ormai gli era stretto, lui era cresciuto e di quel maglione ormai non ne aveva più bisogno, voleva tornare ad essere spensierato. La casa in montagna era rimasta come l' avevano lasciata. Dopo quella notte di Novembre che aveva portato via suo padre con un incidente, non era più riuscito ad entrare in quella casa. Cercando il suo ricordo aveva avuto finalmente il coraggio di tornare lì, dove il tempo si era fermato. Nella camera da letto una foto dei suoi genitori giovani ed innamorati faceva risplendere quella finestra chiusa ed impolverata. Sua mamma era seduta sul prato con una margherita sulla pancia, una dietro l' orecchio. Lo stavano aspettando. Sulla poltrona c'era ancora la sua macchinetta rossa. In cucina si sentiva ancora il profumo del pane appena sfornato e c'erano tre bicchieri, tre piatti, tre sorrisi. Attraversò la stanza e dal mobile prese una forchetta, l'accarezzò ... (continua) Mary L 22/10/2025 - 17:50 commenti 4 - Numero letture:150Argomento: TRA L'INIZIO & LA FINE
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