Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
La Bibbia secondo zia Concettina - seconda parte e poi era ricomparso per miracolo perché poi doveva venire solo a comandare? – ammo visto comme è ghiuto a furnì… appena se mettette miezzo a dicere: ‘a cummang’io… subbeto ‘o levarono ‘a miezzo – che se credeva ‘e venì spicce, spicce a fa’: songh’io ‘o figlio ‘e Ddio, nun credite a nnisciuno… venite tutte quante appriesso a me… se era ‘o veramente ‘o figlio ‘e Ddio secondo voi nunn s’avesse fatto vedè già ‘a piccerillo e ogni tanto avesse fatto cocche miraculo, accussi appriesso… sicuro, ca me credevano? E allora pure Maometto - quello che ha scritto il Corano - poteva dire che era il figlio di Dio… o no? Mica era fesso! – Secondo me, sapeva come sarebbe andata a finire questa storia e s’aparaje ‘a castagna.. subbeto dicette: sì ‘o Signore ‘o cunosco, ce parlamme pure ogni tanto, ma nunn c’appartenimme proprio! - non come aveva fatto Gesù che mmiezzo a tutti chilli fetiente, ‘nventannese ‘stu fatto, penzava ‘e cummannà. Pensava che con qualche magia, fatta peggio del mago “Casa... (continua)
Luigi Bellotta 12/04/2013 - 14:03 commenti 0 - Numero letture:1417 Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO
Amici di sventura. Quinta ed ultima parte. IAQUINTO: E’ vero. Le donne gelose sono terribili…
anche mia madre era pazzamente gelosa di mio padre, pensa che era talmente gelosa che lo teneva segregata in casa quando lei andava a fare i fine settimana con gli amici. CARLO: E tuo padre era d’accordo? IAQUINTO: Certo non voleva che mia madre potesse avere dei dubbi su di lui. E tu sei geloso? CARLO: Ti confesso che soffro di gelosia fin da quando ero piccolo… IAQUINTO: Fin da piccolo? CARLO: Sì, non volevo nemmeno che mio padre si avvicinasse troppo alla mamma. E poi sono sempre stato sfortunato nella vita. Anche nel suicidio. IAQUINTO: L’hai già provato altre volte? CARLO: Certo, e c’è scappato anche il morto IAQUINTO: Come sarebbe a dire se sei ancora qui? CARLO: Una sera stavo seduto al bar, fissando sconsolatamente la mia bevanda avvelenata. Non mi mossi per mezz'ora assorto com’ero nei miei funesti pensieri. Così, il proprietario del bar mi disse che: ho consumavo o me ne dovevo andar via. A dire la v... (continua) Luigi Bellotta 11/04/2013 - 11:05 commenti 0 - Numero letture:1626 Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO
Amici di sventura. Quarta parte CARLO: Un bel niente. Tutte le volte mi chiedeva se ero
uscito con una donna calva. IAQUINTO: Ho saputo che mia cognata ieri ha avuto una bambina. CARLO: Chissà com’è contento suo fratello? IAQUINTO: Felicissimo. Mi hanno detto che ha voluto a tutti i costi essere presente al momento del parto, visto che si era perso quello del concepimento. CARLO: Anche il mio amico Antonio assistette al parto della moglie. IAQUINTO: Giornata felice? CARLO: A me disse che fu una giornata nera IAQUINTO: Possibile? CARLO: Certo, gli nacque una coppia di gemelli con gli occhi a mandorla. IAQUINTO: la moglie era un orientale? CARLO: No. Della Corno…vaglia. Tornando al discorso per cui siamo qui, ma tu, com’è che ti sei deciso, insomma…, a salire quassù? IAQUINTO: Voglio farla finita. Non riesco più a sopportare il peso delle corna. E Tu? CARLO: Stessa ragione. Beh, lo confesso… anche mia moglie, pur brutta che sia, da quando sono qui dentro non mi è più fedele. E per di... (continua) Luigi Bellotta 11/04/2013 - 11:04 commenti 0 - Numero letture:1457 Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO
Amici di sventura. Terza parte TAMMARO: Le donne…
GIACOMO: Ma non è finita… il vigile le fa: "Signora, lei ha superato i cinquanta!". E lei, arrabbiata nera: "Non e' vero. Li compio tra sei mesi” TAMMARO: Un vigile mi multò per ingiuria a pubblico ufficiale GIACOMO: Che gli dicesti? TAMMARO: Mi fermò e mi disse: “Bollo!". E io: "Beato lei! Io sento un freddo cane”. Io ho un sistema sicuro per non causare incidenti sulla strada PASQUALE: Me lo dica TAMMARO: Guido sul marciapiede GIACOMO: Dicono che a New York un pedone viene investito ogni tre minuti... TAMMARO: Poveraccio, non fa neanche in tempo a rialzarsi… GIACOMO: Pensa che è così alto il tasso di mortalità che ogni volta che respiro un uomo muore. TAMMARO: Hai provato a fare qualcosa per l'alito? Deve essere proprio micidiale. Tempo fa quando avevo il Mercedes all’improvviso prese fuoco. Devo aver dimenticato le candele accese GIACOMO: Ma non l’avevi spenta? TAMMARO: Ero convinto di averla spenta sof... (continua) Luigi Bellotta 11/04/2013 - 11:01 commenti 0 - Numero letture:1389 Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO
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