Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. un fiocco di neve vagabondo / fra scavalcare una tettoia o una viottola / non sa decidersi (Emily Di Le istruzioni sono: Un drabble (racconto di 100 parole) sull’Indecisione ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
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Diario di versi che oscurano la vita Il mio diario ,dove pensieri oscurano la mente dove non trovano il presente perchè io Eva prima peccatrice del mondo in cerca di quel perdono.
Ero immersa in un Paradiso di incredibile bellezza dove i fiori regalavano i suoi colori e con il sole che riscaldava i nostri cuori .Si i nostri cuori . accanto a me tu Adamo stupendo compagno dolce premuroso. Che emozione tutto in un abbraccio di sogno,di incontaminata bellezza dove i nostri occhi catturavano ogni istante di luce,io e te sempre insieme. Nel giro di un attimo però tutto crolla ,tu.... essere ignobile hai tentato la mia ingenuità,non hai impiegato molto ,sono subito crollata invasa da attimi strani che mi hanno avvolta e oscurata la mente ,al desiderio di una stupenda vita che falsamente mi regalavi.Io regina sarei diventata ,padrona di ogni speranza... La tua tentazione ha ferito la mia anima e con me il mio stupendo Adamo. In un giorno di nuvole sparse con fiori senza più colore sono stata cacciata via da ciò che verame... (continua) RITA ANGELINI 09/07/2018 - 20:42 commenti 2 - Numero letture:1283Argomento: IL DIARIO IMMAGINARIO
Giorni Difficili Eva scrive sul diario di papiro con la piuma d’oca e la intinge nella boccetta del calamaio; era stata appena cacciata dal paradiso terrestre. La prima pagina riporta: “Alle prime luci dell’alba scende il silenzio. Fuori mi appare un territorio spoglio, incolto ed è pieno di fili di rame, cocci bianchi di piatti in frantumi, pietre, scanni, un giradischi. Adamo afflitto e stanco si trascina con passo pesante, svogliato. E’ un uomo sfinito, allo stremo delle forze, un bambino stordito dentro un luogo non familiare in cui ogni oggetto lo stupisce o finge di stupirlo, e col quale cerca di giocare. Mi giudica, una donna apparentemente spavalda, sbarazzina, frivola, una donna bambina, saltellante e traballante insieme, e mi ripete spesso, che sono la parodia della spensieratezza portata male, consumata, cinica ed esasperata. I nostri giorni fragili trascorrono in un dramma a tratti ilare e grottesco, concitato, altisonante, che enfatizza ancora di più il disagio, il silenzio, la quotidiani... (continua)
Savino Spina 05/07/2018 - 12:03 commenti 1 - Numero letture:2380Argomento: IL DIARIO IMMAGINARIO
SORRIDI ANCORA Era una assolato pomeriggio d'estate, ogni cosa, sembrava tingersi di giallo, nel sole del primo pomeriggio. Si prospettava una bella serata, il cielo era limpido e luminoso. Era lì, seduta sui gradini, sotto casa indecisa su cosa fare. Ormai aveva finito di lavorare, e le vacanze erano cominciate. Ancora non aveva pensato a nulla, eppure sentiva che quell'estate era diversa, non avrebbe saputo dire perché. Lo sentiva e basta. Si alzò, era arrivato il momento di fare quattro passi, fino al lungo mare del suo paesino. Le strade erano per lo più deserte, i pochi che come lei, ancora non erano partiti, di sicuro erano scesi in spiaggia, e i turisti, che quell'anno non erano molti, non si facevano mai vedere prima di sera, quando assalivano in massa l'unico bar che c'era e si riversavano, rumorosi nelle strade, impedendo di dormire. Ma anche quella era l'estate, si disse. I suoi tacchi riecheggiavano sulle pietre, mentre affrettava il passo. Ormai sentiva il rumore delle onde e non vedeva ... (continua)
Marirosa Tomaselli 28/06/2018 - 18:10 commenti 0 - Numero letture:1217Argomento: TEMA
Quel piccolo dolore Quell'estate iniziò con la mia vacanza scandalosa.
Nel parentato, nel vicinato, fui la prima ragazza che andò in vacanza con il fidanzato. Non contava che con noi ci fossero mia sorella Simonetta con il marito, comunque avremmo dormito in separate camere matrimoniali. Mio padre e mia madre si adeguarono con fatica a tale libertinaggio, le mie sorelle maggiori mi avevano un po' spianato la strada ma mai erano arrivate a tanto. Lo feci io, la più piccola. In questo caso esser l'ultima mi aiutò. Mia madre litigò con sua madre ( la mia nonna) che a me non disse niente ma a lei chiese se davvero io e il fidanzato avremmo dormito insieme. La mamma di fronte a tanto affronto mi difese e sfrontata le gridò “Speriamo!”. Questa è una di quelle frasi passate alla storia della nostra famiglia, per un bel po' di tempo, restò l'eco. Una settimana in Sardegna. La sensazione di libertà ha segnato quella vacanza. Lì è iniziata la mia storia d'amore, con l'amore, col mare. In quei giorni inizia... (continua) Grazia Giuliani 26/06/2018 - 22:45 commenti 9 - Numero letture:1149Argomento: TEMA
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