Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

Un avvocato , un sovrappeso e uno sciatto.

Uno parla al telefono , l’altro fuma la pipa col caldo che fa, l’altro gioca con qualcosa fra le mani e bivacca sul patío.
Ed io cammino sul tavolino.
Con un amico ritrovato ed una dose di felicità.
Lui canta. Suona. Io no.
Nel mezzo del cammin della sua via mi incontró, che la sua retta via, era perduta.
O così credeva quel fenomeno immenso.
E se per caso andavo oltre non me lo faceva notare, mentre io continuavo a parlare di progetti, di melodrammi accennati, di paure non più presenti.
Io vivevo, scrivevo a tempo debito e avevo appena ordinato il sushi. Lui no.
Dalla struttura decadente della sua voce e dal suo timido tenermi vicino, mi accorsi della strenua modalità che stava utilizzando nel dirmi di lui.
Approfittatori seriali, mordente inesistente, obesità mentale, gradassi prestati alla sopportazione da cui scaturisce la rabbia.
Lo so, tanta rabbia.
Ma era delicato, quasi neutro.
Se è vero che la normalità accade dopo un tragico evento, io , che la conobbi, la normal... (continua)

Vincenzo Furfaro 13/06/2021 - 20:05
commenti 0 - Numero letture:636

Argomento: LA BELLEZZA DELLA NATURA

Voto:
su 3 votanti





La mente vede quello che sceglie di vedere

Vi racconterò del principe Bucaneve di ritorno da uno dei suoi viaggi nella nostra terra.
Il giovane non aveva mai sentito prima un profumo tanto gentile, leggero nell'aria di marzo. Gli piaceva ricordarlo come la carezza gialla della fresia, ma…

“I ricordi sono vestiti bianchi
che proteggono il cuore
dal freddo della strada…”

Dietro gli steli sottili una fanciulla bellissima fuggì via.
Tornato nel Paese dell'Inverno il principe chiese a Re Gelo, suo padre, il permesso di rivedere quella fanciulla della quale si era innamorato perdutamente.
La fanciulla tornava ogni mattino nel bosco e guardando le foglie a spada delle fresie gialle ripensava al suo principe.

Barbara, amica mia non è solo una fiaba. Ascolta…

Il re, adirato, negò la richiesta al figlio esortandolo a non rivedere colei che era la principessa Primavera e abitava la regione delle brezze e dei fiori; lui che era il principe delle nebbie e dei primi geli.
Un altro inverno lungo e silenzioso trascorse, ma... (continua)


Mirko D. Mastro 29/05/2021 - 04:13
commenti 5 - Numero letture:687

Argomento: RISCRITTURA

Voto:
su 5 votanti





Dalla finestra, versi dipinti e prosa

Inizia un altro atto. L’istrione dal proscenio con la voce tremula del suo personaggio

“Quando guardo dalla finestra
vedo, fuori di me, una natura
che non vive, ma che non è neppure morta.
Un cielo che passa da un azzurro forte
ed intenso ad un grigio plumbeo.
Cirri che viaggiano su tappeti di rondini
migratrici, bramose di un caldo sole.
Austera e regale un’aquila ascende
verso un nido ormai vuoto”.

Con solennità nel tono, ora, dalla ribalta accompagnando le parole con i gesti negli abiti d’un contadino affabula, pare quasi favelli
<Chiederò allo spaventapasseri di portarmi oltre la maggese
per giocare al Padreterno un tiro scortese.
Perché come il fantoccio anche io ho le braccia aperte a tutti,
fino a che non mi stancherò di osservarli solo i frutti…
Quando il Veglio solo vedrà i pennuti intenti a banchettare
si accorgerà tardivo che da molto era ormai giunto il tempo di arare.
E siccome esattamente come lui io ho smesso i panni degli altri,
se si de... (continua)


Mirko D. Mastro 27/05/2021 - 05:04
commenti 7 - Numero letture:690

Argomento: RISCRITTURA

Voto:
su 7 votanti





Còccole in fabula

Narra questa favola antica di un piccolo rigogolo lìvido rimasto solo nel folto del bosco. Le sue ali non erano ferite, ma la paura presa per l’urto nella caduta da un enorme faggio non lo lasciava libero di tornare a volare. Restò così in balia dell’inverno che già faceva sentire i suoi primi geli. Se ne accorse il faggio dai grandi rami che non si preoccupò di dargli riparo dal cattivo tempo. Lo notò da lì a poco un grosso castagno che però non gli offrì rifugio tra le sue fronde. Girovagava l’esserino nell’oscurità della fratta quando si sentì chiamare: “Uccellino vieni tra i miei rami, affinché tu possa ripararti dal freddo.”

“Nel buio
della mia depressione
tu hai visto un piccolo fiore
l'hai guardato
e ammirato
Era invisibile
agli occhi di tutti”

Stupito il rigogolo si voltò e vide che a parlare era stato un piccolo pino che lo accolse su uno dei suoi rami. Subito dopo anche una pianta di ginepro gli offrì le sue còccole per sfamarsi durante il lungo inverno. L'uccell... (continua)


Mirko D. Mastro 25/05/2021 - 05:05
commenti 11 - Numero letture:723

Argomento: RISCRITTURA

Voto:
su 9 votanti




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