Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

Come quando d'incanto

Se io fossi una bambina, vi racconterei di quei quando e di tutte quelle volte che.

Di quando quei sogni ad occhi aperti non sembravano poi tanto lontani dalla realtà, anzi erano la realtà.
Una realtà in cui sarebbe bastato solo un salto o forse due per salire sopra una nuvola, sedercisi e stendersi, ballare e persino dormirci per poi far capolino con la testa rivolta verso il basso e guardare il mondo al contrario.
O di come era bello dondolar su e giù sull'altalena e volar fin sopra alle nuvole per toccarle.
Di quella volta che fuori al balcone di casa, da quel quarto piano che sembrava così vicino al cielo, in una calda sera d'estate,col dito indice e seguendo un percorso che variava a zig zag, contai tutte le stelle presenti sopra la mia testa. Le contai tutte, nessuna esclusa. Erano su per giù cento. Fu facile ma soprattuto reale, credibile. Le stelle si possono contare, si.
Vi racconterei di provare a farlo, che si può. E soprattutto che si può ancora passare qualche minu... (continua)


Chiara Giuranna 10/12/2019 - 18:21
commenti 2 - Numero letture:859

Argomento: UNA DOMANDA

Voto:
su 0 votanti





Sento il candore della neve nella carezza di lei

“Robi… Dai Robi, scendi. Mamma mi ha dato la Girella. Una anche per te. Dopo, quando inizia Bim Bum Bam sai che mi tocca salire… poi inizia a far freddo e buio, e la mamma mi tiene in casa”.
Sonnecchiavo nel balcone, sulle mie foto delle elementari con gli occhi di oggi… sembravamo dei bambini poveri. E Roberto arrivava, con le solite ginocchia bucate.
“Robi, hai rotto i pantaloni della tuta!”. E quello <No, tranquillo. Mia madre dice che tanto li romperò anche domani. E poi, sono quelli che mi ha passato mio fratello…>.
Andavamo sui pattini a quattro ruote col freno a tampone. Questo sarebbe dovuto servire a fermarci rapidamente, premendo solo la punta del pattino contro l’asfalto. Ma contro l’asfalto ci finivano le ginocchia, e se avevi fortuna le mani al posto della faccia.
Il salario di papà ci permetteva di stare bene, ma non capivo perché non mi comprasse la bicicletta.
Roberto aveva una Saltafoss con le fiamme.
“Robi, me la fai provare… solo una volta, per favore”... (continua)

Mirko D. Mastro 08/12/2019 - 21:02
commenti 3 - Numero letture:863

Argomento: UNA DOMANDA

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su 3 votanti



Walter e Laura

E’ sempre tempo di cominciare

Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e di vita. Era ancora buio e faceva freddo. Walter si svegliò per lo squillare del telefono… guardò l’ora…”
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oh no! sospirò con la voce assonnata già le sette devo stare alle otto allo studio senza ciabatte e con i pantaloni del pigiama che gli scendevano lasciando scoperte parte delle natiche ,a dorso nudo si avviò verso la doccia ,io lo guardai allontanarsi un brivido mi percorse la schiena, era bello il mio uomo.
Finalmente potevo dire il mio uomo ,era stata una notte bellissima lui, dolcissimo e pieno di passione, mi ero rannicchiata nelle sue braccia io ero entrata dentro di lui, nel suo petto, ci eravamo sentiti come in un unica bolla, unica entità una felicità tanto intensa da non saperla esprimere .Io finalmente libera ero al sicuro, con la mente andai ... (continua)


angela farano 24/11/2019 - 10:16
commenti 0 - Numero letture:901

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 1 votanti





UNA SANA NOTTE DI SONNO

Era una mattina tranquilla e la città era ancora avvolta nel buio, infilata a letto. Bastava alzarsi e sporgersi dalla finestra per sapere che questo era il primo giorno di libertà e di vita.Era ancora buio e faceva freddo. Walter si svegliò per lo squillare del telefono…guardò l’ora…Rimanendo con gli occhi chiusi ancora imbambolato, senza rispondere alla vocina che imperativa lo chiamava” Walter ci sei……!?” Si purtroppo c’era era appena tornato da un sogno bellissimo, in una terra lontana dove c’era un caldo opprimente.Davanti a lui si ergeva una moschea dai mattoni rosa che riflettevano una luce rosacea, era entrato dalla grande porta scolpita per sfuggire all’afa tremenda, lasciando le proprie scarpe insieme alle altre sull’uscio in fila, lì in attesa. A piedi nudi era nell’ombra profumata, nell’interno del tempio dove bagliori di grossi lampadari accendevano l’oscurità, il grande spazio tempestato da mosaici faceva si che anche gli angoli più lontani brillassero come lucciole. Il s... (continua)

mirella narducci 21/11/2019 - 15:11
commenti 8 - Numero letture:927

Argomento: INCIPIT PER UNA STORIA

Voto:
su 3 votanti




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