Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

La coscienza

Sono esatto e la verità so!
Non taccio mai e suggerisco sempre, all'orecchio dell'uomo impertinente.
A volte m'ascolta, a volte no, quell'omo storto che a me s'attaccò.
Non son la sua ombra, nemmeno sua madre,
né la figura imponente del suo caro padre.
Sono invisibile agli occhi reali
ma le mie azioni sono molto leali.
Di citazioni e fatti ne sono colmo, in storie e libri l'uomo m'accoglie.
Non stiamo a raccontar della mia presenza
Signore e Signori!
Mi presento!
Sono la coscienza!... (continua)

Dario Alberto Ble 01/04/2015 - 00:17
commenti 1 - Numero letture:1231

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 2 votanti



Le campane suonavano

Le campane suonavano a festa, il matrimonio di Stefano e Marina era stato celebrato in una chiesa gotica romana, con navate meravigliose, lunghe e larghe, che catturavano gli invitati degli sposi molto eleganti, contenti di essere li, per quell'evento tanto voluto da un periodo dove esisteva solamente delusione caratterizzata dai momenti inconsueti, litigi all’ordine del giorno, che straziavano il cuore. Essi prima di sposarsi si ripudiavano, perchè troppo diversi. Lei proveniva da una famiglia altolocata, possedeva terreni, ville, su altipiani di montagna, dove andava spesso, per sentire il silenzio, e ammirare i prati in fiore, quando la neve si scioglieva, e il sole arrivava a scaldare la solitudine di una mamma premurosa, che Marina adorava, comprandole tutti gli anni un regalo per il suo compleanno, festeggiato in ristoranti famosi, molto richiesti. Sua madre era stata lasciata dal marito, giocatore d’azzardo, oltre che direttore bancario. Stefano al contrario di lei apparteneva a... (continua)

MARIA ANGELA CAROSIA 28/03/2015 - 10:16
commenti 5 - Numero letture:1948

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 3 votanti





I mandorli in fiore

Su una strada sdrucciolevole e ancora colma di quei timidi ruscelli che le pioggia invernale crea, si ergevano due mandorli,ancora in letargo, che attendevano la primavera per metter fiore.
Entrambi odiavano l'inverno e la loro morte apparente che in questo periodo li caratterizzava.
Ma reagivano in due modi completamente opposti: il primo,un albero giovane e pieno di vita, attendeva con frenesia ed impazienza, mentre il secondo, un albero ormai anziano e con molte primavere alle spalle,si accingeva alla stagione della vita con molta meno trepidazione.
Un giorno, quando era ancora pieno inverno, il sole brillava alto in cielo, e il mandorlo giovane esultò : "Che bello, sta arrivando la primavera, tra poco potrò mettermi a fiorire".
Lo stesso giorno, però, al contrario, il mandorlo anziano disse " Questo sole mi spaventa, non mi convince, è ancora troppo presto".
Il giorno dopo, ancora il sole rischiarava le spoglie membra del giovane mandorlo che gioiva : "... (continua)

Marco Arcidiacono 27/03/2015 - 16:58
commenti 1 - Numero letture:1211

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 2 votanti



Una folle immaginazione.

Avevo la strana abitudine di starmene alla finestra della mia camera per la maggior parte del giorno. Un’ abitudine davvero insolita, penserete ma smentirò le vostre deboli menti dicendovi che, nonostante tutto quel bel giardino e le grazie divine che l’ospedale offriva, c’era molto poco da fare.
Perché sono finita qui dentro? Non lo so nemmeno io. I medici avevano avvertito i miei genitori di una certa malattia mentale dedita ad immaginare ogni cosa mi capitasse nell’arco della giornata. Non ero sicura nemmeno io di cosa dicevo, facevo o addirittura mangiavo. Tutto per me era un’ avventurosa immaginazione. La vita stessa era una bugia, l’insieme degli affanni e della gioie … tutto una dannatissima bugia.
La verità, però, era un’altra. A me piaceva stare in quel posto decorato in modo angosciante e squallido. Le pareti verdi e le porte delle varie stanze bianche non davano di certo un aspetto gradevole alla struttura, eppure a me piaceva.
Tutto oscillava fra la noia e il dolore. ... (continua)

FraAaron 759 26/03/2015 - 22:52
commenti 3 - Numero letture:1177

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 2 votanti




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