Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Ricordi, principessa? Ciao Ele,
so che probabilmente non leggerai mai queste mie parole e che se anche per caso dovessero arrivare ai tuoi occhi probabilmente non cambierebbero nulla ma voglio comunque scriverle per imprimere i ricordi dei bei momenti passati in tua compagnia e magari ricordarli a te. Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti? Quella grigliata estiva tra amici, le chiacchiere, le risate, le secchiate d'acqua che ci siamo tirati dopo pranzo? Ricordi poi la prima uscita da soli? Ricordi la mia timidezza? Ricordi quel caffè, che io presi con una valanga di zucchero mentre tu lo adoravi amaro? Ricordi le passeggiate che hanno seguito quell'incontro? Le lunghe chiacchierate per conoscerci? Ricordi poi quel sabato in cui ho minato la nostra amicizia rivelandoti il mio amore per te? Ricordi l'abbraccio in cui mi hai stretto, come per consolarmi per il rifiuto? Ricordi come poi, nonostante tutto, abbiamo continuato a vederci? Ricordi come ero felice di non averti persa? Ricordi come il ... (continua) black shadow 12/02/2017 - 21:03 commenti 5 - Numero letture:1226 Argomento: MINIRICORDI
TI RICORDI, VERO? TI RICORDI, VERO?
Mi è capitata tra le mani, una tua foto. Eh, sì non è una novità, "inciampo"spesso nelle tue foto,sono ovunque, sulla mia scrivania, sul muro, nello specchio, nell'agenda, nel computer, eh sì e questa è la parte buffa, sei anche nel mio computer, sì tu, un uomo della tua generazione, che di certo non avrebbe mai compreso una simile tecnologia, eppure...Ti ricordi, quando mamma era in cucina, a fare i piatti, e nonna già dormiva? Ti ricordi, noi, seduti sulla poltrona bianca? Le favole che mi raccontavi...Bettina, Marfisa...i tre porcellini...ti ricordi, quando cambiavi il tono, per imitare la voce dell'orco o del gigante? -"Ucci ucci, sento odor di cristianucci!"- tuonavi, ma io ridevo, perché non avevo paura, tu eri il mio gigante buono. E ogni favola la finivi con la formula di rito, ancora mi sembra di sentirla: -"Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia"- Anche il tuo modo di raccontare le favole, era div... (continua) Marirosa Tomaselli 12/02/2017 - 20:45 commenti 2 - Numero letture:1117 Argomento: MINIRICORDI
Ferrara Ti ricordi amore mio?
Avevo cercato di convincerti a portarmi a fare un weekend con te e tu mi hai ridposto: Partiamo domattina presto, ti porto a Ferrara! Ferrara è bellissima ci sei mai stata? Io ti risposi: no amore, non l'ho mai vista, ma se sarò con te sarà meravigliosa sicuramente! Quando hai capito che non scherzavo mi hai detto: lo sai che non posso anche se vorrei! Il mio cuore dinuovo ferito aveva cominciato a versare lacrime di dolore e solitudine! Così sono partita da sola... Un viaggio immaginario fatto con la mia mente! Ti ricordi cosa ti scrissi quella mattina? "Buongiorno amore mio! Sono passata da te ma non avevo dubbi che non ci saresti stato ad aspettarmi! Eccomi, sono arrivata, con il mio valigino. Servivano solo poche cose, perché mi bastavi tu per riempire il mio cuore! Durante il percorso ho trovato un agriturismo così mi sono fermata a chiedere informazioni. È carino posso anche mangiare qui! Mi hanno detto che vogliono 50 euro per tutto il ... (continua) Milena Barattieri 11/02/2017 - 12:17 commenti 4 - Numero letture:1284 Argomento: MINIRICORDI
STORIA DI UNA MARIONETTA Giulien, mia piccola Giulien, ti ricordi? Ti raccolsi nel fango, avevi un occhio che non si apriva, i piedini fradici con su scarpette scolorite. Nelle mie mani il tuo corpicino di legno di faggio rimase immobile, ciondoloni, inanimato. Avevi i capelli di stoppa distrutti. Ti ricordi? Stavo per gettarti in un cassonetto della spazzatura quando, non so per quale stranezza, il tuo occhio, più che uno spazzolino stropicciato, si aprì. Cos’era? Un segno del destino? Compassione o vecchi ricordi di fiabe antiche? Ti portai a casa, feci spazio sul tavolo della cucina, preparai gli arnesi più strani: bottoni, ferri da calza, spaghi, colla, limette era diventato un tavolo operatorio. Unica cosa rassicurante era l’incerata a quadretti e un bicchiere di vino ancora li. Ti sdraiai dolcemente – lo so che non avresti detto niente – quelle piccole torture, altro non erano che cure energiche per darti il vigore o almeno la postura eretta. Ti ricordi il mio sguardo attento? La delicatezza con cui avvi... (continua)
mirella narducci 11/02/2017 - 11:37 commenti 6 - Numero letture:1197 Argomento: MINIRICORDI
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