Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. incipi Le istruzioni sono: "L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
La coscienza Sono esatto e la verità so!
Non taccio mai e suggerisco sempre, all'orecchio dell'uomo impertinente. A volte m'ascolta, a volte no, quell'omo storto che a me s'attaccò. Non son la sua ombra, nemmeno sua madre, né la figura imponente del suo caro padre. Sono invisibile agli occhi reali ma le mie azioni sono molto leali. Di citazioni e fatti ne sono colmo, in storie e libri l'uomo m'accoglie. Non stiamo a raccontar della mia presenza Signore e Signori! Mi presento! Sono la coscienza!... (continua) Dario Alberto Ble 01/04/2015 - 00:17 commenti 1 - Numero letture:1216 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
Le campane suonavano Le campane suonavano a festa, il matrimonio di Stefano e Marina era stato celebrato in una chiesa gotica romana, con navate meravigliose, lunghe e larghe, che catturavano gli invitati degli sposi molto eleganti, contenti di essere li, per quell'evento tanto voluto da un periodo dove esisteva solamente delusione caratterizzata dai momenti inconsueti, litigi all’ordine del giorno, che straziavano il cuore. Essi prima di sposarsi si ripudiavano, perchè troppo diversi. Lei proveniva da una famiglia altolocata, possedeva terreni, ville, su altipiani di montagna, dove andava spesso, per sentire il silenzio, e ammirare i prati in fiore, quando la neve si scioglieva, e il sole arrivava a scaldare la solitudine di una mamma premurosa, che Marina adorava, comprandole tutti gli anni un regalo per il suo compleanno, festeggiato in ristoranti famosi, molto richiesti. Sua madre era stata lasciata dal marito, giocatore d’azzardo, oltre che direttore bancario. Stefano al contrario di lei apparteneva a... (continua)
MARIA ANGELA CAROSIA 28/03/2015 - 10:16 commenti 5 - Numero letture:1926 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
I mandorli in fiore Su una strada sdrucciolevole e ancora colma di quei timidi ruscelli che le pioggia invernale crea, si ergevano due mandorli,ancora in letargo, che attendevano la primavera per metter fiore.
Entrambi odiavano l'inverno e la loro morte apparente che in questo periodo li caratterizzava. Ma reagivano in due modi completamente opposti: il primo,un albero giovane e pieno di vita, attendeva con frenesia ed impazienza, mentre il secondo, un albero ormai anziano e con molte primavere alle spalle,si accingeva alla stagione della vita con molta meno trepidazione. Un giorno, quando era ancora pieno inverno, il sole brillava alto in cielo, e il mandorlo giovane esultò : "Che bello, sta arrivando la primavera, tra poco potrò mettermi a fiorire". Lo stesso giorno, però, al contrario, il mandorlo anziano disse " Questo sole mi spaventa, non mi convince, è ancora troppo presto". Il giorno dopo, ancora il sole rischiarava le spoglie membra del giovane mandorlo che gioiva : "... (continua) Marco Arcidiacono 27/03/2015 - 16:58 commenti 1 - Numero letture:1190 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
Una folle immaginazione. Avevo la strana abitudine di starmene alla finestra della mia camera per la maggior parte del giorno. Un’ abitudine davvero insolita, penserete ma smentirò le vostre deboli menti dicendovi che, nonostante tutto quel bel giardino e le grazie divine che l’ospedale offriva, c’era molto poco da fare.
Perché sono finita qui dentro? Non lo so nemmeno io. I medici avevano avvertito i miei genitori di una certa malattia mentale dedita ad immaginare ogni cosa mi capitasse nell’arco della giornata. Non ero sicura nemmeno io di cosa dicevo, facevo o addirittura mangiavo. Tutto per me era un’ avventurosa immaginazione. La vita stessa era una bugia, l’insieme degli affanni e della gioie … tutto una dannatissima bugia. La verità, però, era un’altra. A me piaceva stare in quel posto decorato in modo angosciante e squallido. Le pareti verdi e le porte delle varie stanze bianche non davano di certo un aspetto gradevole alla struttura, eppure a me piaceva. Tutto oscillava fra la noia e il dolore. ... (continua) FraAaron 759 26/03/2015 - 22:52 commenti 3 - Numero letture:1156 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
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