TRA L'INIZIO & LA FINE
Le istruzioni sono:
Testo a vincolo strutturale
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La casa dei ricordi
Aveva lasciato la valigia sul treno.
Il pullover che gli aveva regalato quel Natale suo padre ormai gli era stretto, lui era cresciuto e di quel maglione ormai non ne aveva più bisogno, voleva tornare ad essere spensierato.
La casa in montagna era rimasta come l' avevano lasciata.
Dopo quella notte di Novembre che aveva portato via suo padre con un incidente, non era più riuscito ad entrare in quella casa.
Cercando il suo ricordo aveva avuto finalmente il coraggio di tornare lì, dove il tempo si era fermato.
Nella camera da letto una foto dei suoi genitori giovani ed innamorati faceva risplendere quella finestra chiusa ed impolverata.
Sua mamma era seduta sul prato con una margherita sulla pancia, una dietro l' orecchio.
Lo stavano aspettando.
Sulla poltrona c'era ancora la sua macchinetta rossa.
In cucina si sentiva ancora il profumo del pane appena sfornato e c'erano tre bicchieri, tre piatti, tre sorrisi.
Attraversò la stanza e dal mobile prese una forchetta, l'accarezzò e così lo vide ancora una volta, gli sorrideva.
Una lacrima gli scese dal viso, il dolore era meno forte.
Nonostante tutto l'estate era stata bellissima.
Il pullover che gli aveva regalato quel Natale suo padre ormai gli era stretto, lui era cresciuto e di quel maglione ormai non ne aveva più bisogno, voleva tornare ad essere spensierato.
La casa in montagna era rimasta come l' avevano lasciata.
Dopo quella notte di Novembre che aveva portato via suo padre con un incidente, non era più riuscito ad entrare in quella casa.
Cercando il suo ricordo aveva avuto finalmente il coraggio di tornare lì, dove il tempo si era fermato.
Nella camera da letto una foto dei suoi genitori giovani ed innamorati faceva risplendere quella finestra chiusa ed impolverata.
Sua mamma era seduta sul prato con una margherita sulla pancia, una dietro l' orecchio.
Lo stavano aspettando.
Sulla poltrona c'era ancora la sua macchinetta rossa.
In cucina si sentiva ancora il profumo del pane appena sfornato e c'erano tre bicchieri, tre piatti, tre sorrisi.
Attraversò la stanza e dal mobile prese una forchetta, l'accarezzò e così lo vide ancora una volta, gli sorrideva.
Una lacrima gli scese dal viso, il dolore era meno forte.
Nonostante tutto l'estate era stata bellissima.

Da Mary L
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