Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Racconto fantasy Le istruzioni sono: ...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Un giorno della vita Guardò fuori dalla finestra della camera da letto. Sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte della sua vita."
Lo sapeva o lo supponeva... Il destino aveva scelto quel giorno, e dopo aver fatto il suo dovere di insegnante, aveva seguito e svolto gli esami di stato; poteva rifiutare, aveva un alibi. Un'operazione urgente da fare... Rosa non aveva mai pensato di non portare a termine il suo lavoro. Prendendo la storia tra le mani, scrisse di te, col cuore in gola. Voleva sapessero tutti, nel caso il mondo non rotolava più, le sue parole erano per lui. Incominciò a guardare con occhi diversi le sensazioni sino ad allora provate, con un pochino di paura. La notte si spegneva dietro le sue luci artificiali e la luna risplendeva di quella luce che mai aveva fatto presagire che il cielo fosse schiarito a giorno. Le ore interminabili si contavano ad ogni tocco dell'ora, e Rosa, aveva dato l'ultimo sguardo al mondo prima di chiudere il sipario del suo vivere. Buia la stanza... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
Divento memoria Guardò fuori dalla finestra della camera di letto. Sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte della sua vita. Le mani scivolarono sul vetro appannato dal freddo lasciando solchi sgocciolanti pieni di rimpianti. La donna stava fissando la strada che l'aveva guardata crescere, cambiare, diventare madre. Aveva sempre risposto in quel viale alberato ogni aspettativa futura, la serenità di cui la sua vita aveva bisogno. Non aveva mai osato spingere oltre quelle poche case neppure una vaga ambizione. Ora tutto quello che riusciva a vedere tra le luci delle macchine che sfocavano a causa della pioggia erano dolori e sogni spezzati a metà. Il suo viso non era più così giovane ma aveva comunque conservato gran parte della sua originaria bellezza. La notte era ormai cominciata da un pezzo eppure tutte le luci nella casa erano spente, la poca luce che filtrava dalle finestre era appena sufficiente ad illuminare i contorni delle cose. Nulla sembrava vivere tra quelle mura, neanche la donna che... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
I quattro moschettieri Dopo tanti anni i quattro moschettieri si sarebbero ritrovati. Li avevano sopranominati così al paesello, un antico e vecchio borgo dove le casupole erano strette come le celle di un alveare e nel silenzio della notte quando i cani smettevano di latrare potevi chiaramente percepire il respiro di chi abitava nella casa affianco. Mario, Danilo, Francesco e il Severino ritornavano al paese dopo anni, per dare l’ultimo saluto all’uomo che era stato l’artefice del loro destino, l’uomo che si era preso cura di loro supportandone il carattere non facile e che con la pazienza e la perseveranza propria dell’uomo di fede era riuscito a incanalare la loro esuberanza dando loro occasione di divenire degli uomini responsabili. Il Don, lo chiamavano così da bambini e avevano continuato a farlo nel tempo, era il padre che avrebbero voluto, il padre pronto a ascoltarli a consolarli ma anche a dare buoni consigli a tirar loro bonariamente le orecchie se necessario, senza mai essere troppo severo. Mario... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: LA CONVERSAZIONE
LA CONVERSAZIONE Il posto non è il solito bar della piazza del paese e nemmeno il ritrovo del Circolo Lavoratori ma il -Campo di Marco-. Un tavolo di pietra di Sarnico, due panchine dure e fresche sotto gli olivi ai piedi della collina.
Marco è già lì seduto vicino al secchio di acqua piovana con le mattonelle di ghiaccio per tenere al fresco le due bottiglie di buon vino bianco. Il primo ad arrivare è Giuseppe, abita abbastanza vicino, trascinando i piedi perché porta sempre gli zoccoli. -Qui si sta proprio bene e gli altri?- -Arriva Gas, guarda, è in bicicletta però la spinge, la salita è dura!- Ridete voi, ma quando torno a casa vado come il vento! -Sentite? Questo è Gerardo con L'APE, che baccano di sicuro avrà caricato qualche arnese da lavoro da riparare- - Allora- chiede Marco- che novità ci sono in piazza Garibaldi Giuseppe-? -Hai visto il volantino faccia a faccia con Sindaco e Giunta? In via Roma è per il 2 luglio ore 20.30. - Noi di via Roma ne avremmo di cose da chiedere, per pri... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: LA CONVERSAZIONE
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