Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



ti scrivo perchè....

Ti scrivo

perché non esisti

come quelle letterine indirizzate a Babbo Natale che ripetutamente imbucavo. Chissà sotto quanta altra carta, poi distrutta, saranno andate a dormire…
e come le bambole che chiedevo, descrivendole minuziosamente affinchè Babbo Natale non sbagliasse, non dimenticando mai d’includere la preghierina a Gesù perché non mi strappasse mai la mamma ed anche quel papà militare, un pò troppo severo, un pò troppo di tutto

Ti scrivo

perché non sei ancora nato o forse, già sparito

come quelle stelle cadenti che portavano sulla scia i desideri antichi, disperdendoli poi, come semi, nell’universo di pane e di sole, evaporati come acqua, dormienti, in un letargo destinato a non finire, come la sabbia di una clessidra che torna e poi ritorna…
e di quella gonnellina a pieghe che desideravo tanto e che la mamma non poteva comprarmi fino a convincermi io stessa che, poi, non era così bella
e di tutto quel cui ho rinunciato con rispetto, o semplicemente per d... (continua)


laisa azzurra 23/05/2019 - 19:03
commenti 10 - Numero letture:1134

Argomento: UNA LETTERA

Voto:
su 8 votanti



Alla complice

Mi manchi più di quanto posso sopportare, pensandoti riesco ancora a percepire il tuo profumo, riesco a sentire ancora il tuo respiro, vedo ancora l'insicurezza dei miei occhi riflessi nella profondità dei tuoi. Vagando tra le strade in mezzo ad un infinità 0di gente, sento il suono della tua risata e mi fermo, e mi giro con la flebile speranza di vederti conscio dell'impossibilità che ciò accada. Questo dolore mi opprime, vorrei adagiarmi sulle tue ginocchia, sentire le tue mani che ad ogni carezza spazzano via i problemi e i cattivi pensieri, poi ricomincio a camminare accorgendomi che non sei piu mia complice in questo caos che è la nostra società, un sorriso amaro sorge sul mio viso, conseguenza inevitabile della tua assenza, non sei piu mia e questa è la realtà.... (continua)

IL CONTE M. 23/05/2019 - 01:20
commenti 4 - Numero letture:1020

Argomento: UNA LETTERA

Voto:
su 3 votanti





Sei qui davanti a me

Sei qui davanti a me, talmente vicino da poterti toccare, tuttavia le parole restano sospese in aria, sigillate da un dolore intenso che le tiene prigioniere. Vorrei poterti urlare tutta la mia rabbia, invece resto pietrificata, incapace di emettere anche il più piccolo suono, solo il mio corpo è attraversato da un tremore che lo fa sussultare. Allora decido di scriverti e di imprimere sulla carta quello che provo e le emozioni devastanti che hanno distrutto la mia identità. E’ difficile credere che dopo una vita passata insieme mi hai cancellato in pochi mesi, perduto dietro un’altra donna, solo perché più giovane e lusingato dalle sue attenzioni. Quanto vale per te la parola ti amo, detta nei nostri momenti di intimità’? Nulla... visto che la ripetevi anche a lei… Ti guardo e non ti riconosco, abile mentitore, che hai aperto il cuore con i suoi segreti più nascosti ad un’altra persona che non sono io. La mia mente vacilla in un mare di dubbi, che tormentano l’anima e il cuore. Dici c... (continua)

Anna Rossi 21/05/2019 - 05:25
commenti 8 - Numero letture:972

Argomento: UNA LETTERA

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Il semplice vivere

Scrivo a te,
che lungo il fiume non ci sei mai stato.
Si scende di lato al ponte pedonale, la gramigna esce dalle crepe degli scalini di pietra e devi stare attento a non perdere l'equilibrio.
Si va giù, dovendo abbassare la testa sotto i rami cresciuti dallo scorso inverno, inizi a sentire lo scroscio più o meno forte dell'acqua e solo, quando di nuovo ti puoi alzare, il fiume ti appare, quasi improvviso e scorre, pulito, lasciando trasparire i ciottoli e i pescatelli.
L'argine è ampio, l'erba lo ricopre, tranne il sentiero nella parte centrale, che le scarpe di chi, andando lì a correre o camminare, hanno tracciato negli anni. Siamo ancora nella città, il rumore delle automobili, che si vedono scorrere lungo i viali, da lontano si fa sentire, come un ronzio in sottofondo. Te li vedi passare accanto gli altri, ti superano correndo immersi nella loro musica, ne vedi l'ombra prima di sentirne il passo leggero, oppure senti i fischi di chi richiama il cane che si allontana tropp... (continua)

Grazia Giuliani 20/05/2019 - 22:44
commenti 11 - Numero letture:1050

Argomento: UNA LETTERA

Voto:
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