Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Racconto fantasy Le istruzioni sono: ...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
A RITMO DI BALLO “Vuole ballare?”
“No, grazie.” “Solo un ballo.” “Grazie, ma non ballo.” “Va bene…. È la prima volta che viene qui?” “Senta, mi può lasciare in pace per favore?” “…mi scusi … non era mia intenzione importunarla …. Mi scusi ancora. Buonasera". Infilo le mani in tasca e non mi allontano, le rimango accanto in piedi. Lei mi guarda per un po’ di traverso, poi un po’ spazientita nel vedermi ancora lì in piedi vicino a lei, mi si rivolge con voce decisa e quasi perentoria: “Beh, se proprio non ha di meglio da fare che stare qui impalato vicino a me, almeno mi faccia ballare” Un leggero sorriso appare sulle mie labbra, un sorriso che lei coglie immediatamente e continua sempre con lo stesso tono: “E non rida, per favore, o mi farà arrabbiare davvero”. Cerco di darmi un controllo per evitare di ridere apertamente, ma l’atteggiamento della giovane è troppo divertente e, per timore che possa cambiare idea, mi affretto subito a ribattere: “Mi scusi, signorina, non vo... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
Un\'invitante ciliegia rossa “Vuole ballare?”
“No, grazie”. “Solo un ballo.” “ Grazie ma non ballo”. “ Va bene … è la prima volta che viene qui?” “ Senta mi può lasciare in pace per favore?” “ Mi scusi non era mia intenzione importunarla … Mi scusi ancora. Buonasera”. Infilo le mani in tasca e non mi allontano, le rimango accanto in piedi. La signora è seduta e sorseggia un qualcosa che mi fa pensare a un martini. Mi concentro sul movimento delle sue labbra che sembrano coccolare l’orlo del bicchiere. Quando allontana il calice inseguo il suo sguardo che gioca a perdersi nel leggero ondeggiare del mare fra le sue dita. Nella penombra della sala da ballo, in mezzo alla confusione, lei diviene il mio centro. Ne seguo ogni più piccola mossa, la studio. Ha un non so che di esotico. La folta chioma color mogano fa da cornice al perfetto e delicato ovale del suo viso; il taglio degli occhi è a mandorla, e la bocca … Be! La sua bocca mi fa pensare a una bella e invitante ciliegia rossa. Continuo impunemente... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
Leonardo Anchiano! Chi l'ha mai sentito il nome di questo paese? Ma
se tu aggiungi, Comune di Vinci, subito ti richiama alla mente un grande personaggio protagonista della storia non solo nostra ma del mondo intero. E' in questo piccolo paese che Leonardo nasce nel 1452 figlio naturale del notaio Ser Piero da Vinci e di una contadina. Nasce in salute e cresce i suoi primi cinque anni in campagna, allevato con amore e rispetto da questa madre che si sente quasi onorata di essere stata scelta da un signore per fargli crescere un figlio. Il padre lo riconosce come proprio, lo mantiene e lo va a trovare di quando in quando. E' soddisfatto che cresca senza problemi, sveglio, curioso sempre disposto a soddisfare ogni sua esigenza, sia lui che la madre. Il piccolo Leonardo è da sempre attratto dal comportamento degli animali, come sono fatti, la differenza tra un cavallo e una pecora, i loro muscoli, la struttura elegante e scattante del primo, la mitezza dell'al... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: BIOGRAFIE IMMAGINARIE
Simone Dolce tesoro mio, come stai? Anche oggi ti ho cercata al telefono e tu non c'eri.
Volevo solo dirti che qui stiamo tutti bene, si lo so che fa strano sentirmelo dire, ma per una volta è così. Non avrei mai osato sperare tanto per gente come noi, per gente che deve sudare più degli altri, per gente che la vita si diverte a spezzare come rami secchi. Sabato mattina mi sono svegliato di soprassalto temendo di fare tardi a lavoro, Simone dormiva nel suo lettino, il respiro era lento e rilassato, il viso sereno come quello di chi sa di essere al sicuro, il sole filtrava tiepido attraverso la finestra della cucina ed illuminava il tavolo che abbiamo comprato in quello strano negozio al centro. Fu così che per la prima volta da quando te ne sei andata ho pensato di potercela fare, mentre bevevo il mio caffè appoggiato con la schiena al muro guardando nostro figlio, ho capito che ce l’avremmo fatta. Non so dirti come mai sia successo ma è successo ed è stato meraviglioso. Ogni tanto m... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
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