Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

A cena col morto.

Non ricordo bene l'anno di preciso...ma dalle mie reminiscenze preadolescenziali sicuramente doveva essere il 1969...
E si parlava tanto sull'argomento di come poter raggiungere la luna nei telegiornali della rete nazionale.
Comunque erano gli ultimi giorni di un giugno afoso e soffocante.
Questo lo ricordo per benino...
Nel baglio assolato del mezzodì regnava un silenzio assordante.
Nulla si muoveva...non una foglia, non un rumore. Che so' un guaito, un miagolio...
In casa Mezzasalma, un nastro viola gigantesco a forma di papillon stava appuntato alla porta di ingresso e ciò spiegava un po tutto di quanto era raccaduto.
Appena varcato l'ingresso della grande casa in pietra e gesso, si poteva da subito notare posto su un catafalco con due grossi ceri accesi ai lati, la salma del compianto Don Turi Mezzasalma.
Una palpebra semi aperta, lasciava intravedere una porzione di occhio vitreo apparentemente vigile. Proprio come se volesse seguire ancora tutti i movimenti, che avve... (continua)

Giovanni Santino Gurrieri 17/12/2015 - 11:54
commenti 3 - Numero letture:981

Argomento: UNA CENA PARTICOLARE

Voto:
su 3 votanti





Una cena particolare

…in quel lontano 1943, la nostra famiglia era così composta; il nonno e la nonna, poi il papà e la mamma, mio fratello Pietro di dodici anni, mia sorella Maddalena di undici anni, Ester di nove anni, io e Simeone, il più piccolino.
Si viveva in campagna, in una piccola fattoria a pochi chilometri dalla città e come per tutte le case di campagna di allora, anche noi avevamo una stalla con una mucca e un cavallo, un pollaio con galline (poche), oche (pochissime), conigli (molti, ma loro erano intoccabili perché servivano per essere venduti al mercato) e un cane dal pelo color ruggine di nome Cola (in seguito ogni nostro cane ebbe lo stesso nome). Quella specie di babau ringhiante era il vero signore del cortile, tant'è che gli altri animali dovevano sempre tener conto dei suoi umori mentre l'attraversavano.
Cola, oltre che essere mio personale amico, aveva un compito primario; impedire l'ingresso e l'uscita a tutti gli intrusi o presunti tali… compresi i tedeschi.
Avevamo anche una ... (continua)

m c 16/12/2015 - 05:04
commenti 2 - Numero letture:1260

Argomento: UNA CENA PARTICOLARE

Voto:
su 2 votanti





Stelle cadenti

Dalle mie parti dicembre regala un bel clima, fatto di giornate soleggiate e di rade nuvole, lente come se facessero parte di un dipinto e che si possono osservare e forgiare con la fantasia.
È molto bello fare passeggiate perchè sembra quasi di vivere una timida primavera con la differenza che anziché raccogliere margherite facciamo incursioni nelle vicine campagne fino ad arrivare in riva al mare per raccogliere le bacche di mirto con cui ogni famiglia si adopera a fare il liquore in una serie di ricette, tutte migliori.
Conoscendo delle ottime aziende che fanno il liquore come se fosse fatto in casa, ho smesso da tempo di competere con queste distillerie casalinghe e raccolgo le bacche per fare un delicato semifreddo che ormai non posso far mancare ai miei clienti.

Da bambina sognavo anch'io di appiccicare il naso al vetro della finestra per vedere Babbo Natale passare per le strade avvolto dai fiocchi di neve con le galoppanti renne, così come vedevo le immagini nel mio libr... (continua)


Millina Spina 13/12/2015 - 21:07
commenti 11 - Numero letture:1011

Argomento: UNA CENA PARTICOLARE

Voto:
su 4 votanti





Profumo di primavera

-Uffa, non ne posso più, non sopporto più la sua voce stridula come quella di una cornacchia, come faccio a reggerla,ancora dopo tanti anni,me lo chiedo,sta sempre lì a ciabattare,avanti e indietro per la casa e sposta qua ed armeggia lì: mi sembra un moto perpetuo, stressante, avvilente,assolutamente deprimente,nefanda per la mia mente. Uffa,e arci uffa,un angolo dove stare in pace non
c’è.Andrò nel balcone a rinfrescar i bollenti spiriti. Altro che balcone, ci vorrebbe un antistaminico, tanto mi ha fatto allergia… sono andato in overdose… sono affetto da Mariannite acuta,allo stato comatoso irreversibile!-
Disse fra se e se Massimo.Da troppo tempo, viveva male il rapporto con la moglie, dispotica ed autoritaria, se fosse dipeso da lei, avrebbe voluto controllare e deliberare pure la quantità di ossigeno da fargli inalare. Non l’avrebbe augurata neppure al suo peggior nemico.Sogghignò,forse si, ripensandoci a “ Germano detto legge“ si, lui se la sarebbe meritata,una tipa come“so fa... (continua)

Carla Davì 29/11/2015 - 23:22
commenti 18 - Numero letture:1316

Argomento: SCRIVERE UNA STORIA SENTIMENTALE

Voto:
su 11 votanti




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