Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Comunicazione (punteggiatura) Le istruzioni sono: ...l’insieme dei segni che servono a scandire il testo e a riprodurre le intonazioni espressive del parlato, distanziare tra loro gli elementi e a suggerire l’intonazione con cui leggere le frasi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
l'uomo del salice John era più depresso del solito, quel giorno. Stava seduto sulla solita panchina posizionata sotto il solito salice piangente, quasi come se il nome stesso dell'albero riflettesse l'animo del poveretto. Era carnevale e decine di bambini correvano spensierati per il parco, con maschere che John amava definire come minimo "inquietanti". I pagliacci. I pagliacci li odiava particolarmente. Erano come le rune, per John. Questo triste uomo difatti era uno studioso di letteratura nordica e la sua passione più grande erano le rune. Questo simboli, difatti, contengono al loro interno il significato di una parola e contemporaneamente il loro opposto. I pagliacci erano così per lui. Facevano ridere, emettendo gioia, ma lo terrorizzavano, emettendo odio. Era stanco, John, come al solito in quegli ultimi mesi dopo la separazione con Sarah, sia ex moglie. La vita ora era per lui una runa ancora più grande poiché il significato che riusciva a trovare dentro di essa era, ironicamente, la m... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
Sull'orlo del baratro Era una domenica pomeriggio autunnale ma lui se ne stava lì, seduto, con le mani tra i capello, a pensare tristemente all'amore della sua vita che aveva rifiutato la sua goffa dichiarazione d'amore, dicendogli che non era pronta per una storia. Tutto intorno a lui sembrava comprendere il suo dolore: il vento era il lamento del suo dolore e le foglie cadenti le sue lacrime. Era passato un mese oramai dall'ultima volta che l'aveva vista ma non riusciva a vivere senza di lei, tutto gli sembrava senza senso ora che aveva perso il suo sorriso, il suo sguardo, il tocco della sua mano. Stava meditando di farla finita, come molte altre volte nei giorni precedenti, giorni in cui alla fine arrivava sempre un suo messaggio a donargli quel pizzico di speranza che gli bastava per andare avanti. Avrebbe fatto di tutto per lei, tutto ciò che desiderava era renderla felice, ma lei sembrava evitarlo in ogni modo. Mentre pensava all'occasione che aveva perso, l'unica occasione che avrebbe veramente desi... (continua)
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Una giornata particolare 1/ Novembre //1994
Sebbene sia un giorno di festa, il parco è solitario come le altre mattine in cui i bambini sono a scuola e quasi tutti al lavoro. Lo splendore dei colori autunnali conferisce al viale, in cui la mia solita panchina mi accoglie, una bellezza che incanta e trattiene lo sguardo e nello stesso tempo mi illanguidisce il cuore dirottandolo verso malinconiche riflessioni che passano impietosamente in rassegna la mia vita. Molti i rimpianti e, soprattutto, molti gli errori, a cominciare dal mio lavoro di impiegata comunale scelto con poca convinzione (un ripiego, per essere sincera), svolto senza passione e, probabilmente, anche con limitata competenza. Ma è sul versante sentimentale che il bilancio si fa più severo e le conclusioni più amare. Biagio ed io siamo al nostro trentaduesimo anno di matrimonio ma le cose tra noi non potrebbero andare peggio. ![]() ![]() ![]() Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
Vivere o morire QUALCOSA STA CAMBIANDO
Durante un giorno di festa è solito ammirare l’entusiasmo della gente, i bambini strillare dalla gioia e gli adulti riuniti a festeggiare tra un ballo e l'altro. Invece una donna se ne sta isolata per i fatti suoi seduta su una panchina, sguardo basso, il viso coperto da ciocche di capelli scuri, apparentemente come il suo stato d’animo. Riflette accuratamente sulla sua vita noiosa e monotona, ha trent’anni, lavora presso un’agenzia di marketing e vive sola in un piccolo appartamento situato nel centro della sua città, a pochi passi dal parco. Passa le sue giornate lavorando, e quando stacca va dritta verso casa, senza neanche fare una sosta da qualche parte. Il tragitto è sempre lo stesso, casa-lavoro e lavoro-casa. Non ha amici, non ha parenti, non ha nulla. Si è chiusa in se stessa molto tempo fa, precisamente quindici anni fa, a causa appunto della perdita dei suoi genitori, morti in un incidente stradale. A quell’epoca prima che accadesse la tragedia era... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
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