Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
UN SALTO NEL BUIO La stanza era al buio, totalmente, non un filo di luce filtrava dalla finestra, non una luce accesa. Era una sua abitudine, la ricerca di una pace profonda, di un momento suo, ma anche un'esigenza, che gli veniva da dentro. L'esigenza, di avere uno spazio, suo, una sorta di rifugio, nel quale pensare. Il buio lo aiutava, era strano, ma aveva sempre pensato che il buio fosse, la rappresentazione tangibile del foglio bianco, un vuoto da riempire d'idee, e tanto più silenzio, c'era intorno, tanto meglio era. Non quella sera. Accese la radio, lo faceva assai di rado, in verità, ma non era riuscito a resistere. Le tempie gli pulsavano, sentiva che stava per scoppiargli una forte emicrania, era tanto tempo che non accadeva più. Il suo orecchio esperto, di musicista, si mise a captare ogni singola nota, di ogni singola canzone, alcune erano mediocri, altre originali, ma così diverse dalle musiche che componeva lui, che aveva sempre composto. Chiuse gli occhi, lasciando che i suoni riempisser... (continua)
Marirosa Tomaselli 21/09/2016 - 15:12 commenti 7 - Numero letture:1216 Argomento: UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA
HAKUNA MATATA Il piccolo elicottero atterrò sull'enorme spiazzale, era molto grande quel campo allestito per la quarantena. Il virus era ancora poco conosciuto e altamente letale. Sulla destra, quasi a toccare con la recinzione di ferro, erano stati ammassati diversi cadaveri, dovevano essere al più presto cremati.
Nei quattro capannoni prefabbricati, di simili dimensioni, venivano curati centinaia di uomini, alcuni deposti su brandine da campo e altri, per mancanza di letti, direttamente su delle coperte poste sul pavimento di legno. andrea sergi 20/09/2016 - 10:26 commenti 11 - Numero letture:1259 Argomento: UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA
Fà la cosa giusta! Che giornata maledetta!
Era dalle prime luci dell'alba in quel bosco, il fucile stretto nelle mani ed il passo felpato per non far rumore. Niente, solo qualche piccolo scoiattolo che saltellava sugli alberi, qualche ghiro che scompariva lesto tra il fogliame. Si fermò , appoggio l'arma su un tronco, tirò fuori il pacchetto di sigarette e ne prese una, l'accese e incomincio ad aspirare, spento il mozzicone guardò l'orologio e pensò fosse meglio rientrare. Mise il fucile sulla spalla e tornò indietro per riprendere l'automobile, era seccato, da tempo non gli capitava una giornata simile. Fatti pochi passi sentì un fruscio, c'era qualcosa che si muoveva tra le foglie, si fermò e nascondendosi dietro un 'albero cercò di capirne la provenienza. La vide, una grossa lepre intenta a mangiucchiare l'erba, imbracciò il fucile, alzò lentamente il grilletto per non far rumore e puntò la canna verso l'animale. Mentre mirava la lepre voltò la testa e gli parve che lo guardasse stupita,... (continua) andrea sergi 19/09/2016 - 17:41 commenti 14 - Numero letture:1131 Argomento: UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA
UNA SCELTA PER CAMBIARE IL FUTURO L’ultima volta che mi liberai con un pianto dirotto della mia angoscia, riuscii ad essere più obiettiva. Come una stupida avevo chiuso la porta non solo all’amore ma anche al mio cuore…ma lui batteva e avrebbe continuato ad insistere finchè non avessi aperto almeno uno spiraglio per farlo uscire e rincorrere quell’amore che avevo allontanato dalla mia vita. Il mio lui abitava ancora all’ultimo piano del mio palazzo ed anche se aveva incassato a suo tempo un mio rifiuto non smetteva di essere gentile. A volte era imbarazzante incontrarlo nell’atrio del portone, io abbassavo lo sguardo ma non mi sfuggiva il suo sorriso dolce, comprensivo. La solitudine è molto pesante, ad una certa età lo diventa ancora di più, non si combatte per l’amore ci si accontenta, non si vuole rischiare di restare feriti. E’ più facile limitare i desideri che fare una scelta…nel mio intimo avevo già deciso che non dovevo perdere quell’occasione, l’amore mi cercava i miei sentimenti avevano ripreso a lottare con ... (continua)
mirella narducci 19/09/2016 - 00:23 commenti 11 - Numero letture:1251 Argomento: UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA
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