Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Le burla di Cappuccetto Rosso La mamma come al solito mi aveva spedito dalla nonna, così non potevo disturbarla mentre si guardava la sua soap preferita: “Un posto alla luna”. Avevo il mio cestino pieno di piccole ranocchie, e sapendo che la nonna aveva il terrore per questi mostriciattoli salterini, stavo pensando che mi sarei divertita un mondo a vederla correre per la stanza con la camicia da notte, la quale si sollevava facendo vedere le sue gambe pelose e storte.
Le sue grida sarebbero state talmente forti, da attirare tutti gli animali del bosco, fra cui il Lupo Spilungone, che essendo molto tenero e spaventato per le urla della nonnina, sarebbe corso subito in suo aiuto. Spilungone era anche molto distratto e per la concitazione sarebbe uscito di casa in brache come faceva di solito e che immancabilmente mentre correva gli sarebbero scivolate giù facendolo inciampare fra le risate generali. A quel punto intrapresi il piccolo sentiero che arrivava alla fine del bosco, dove abitava nonna Olga, intravidi a... (continua) Anna Rossi 14/12/2017 - 13:12 commenti 3 - Numero letture:1130 Argomento: PUNTI DI VISTA
Kaori la rossa -A ma’ 'ndo sta er cappottino rosso?-
-Pure stasera devi uscì?- -Sì ma’…me tocca fa n'antra vorta cappuccetto rosso!- -Ma pure ieri sera sei uscita pe’ fa cenerentola… -Sì, ma lo sai che quella che me sta più antipatica è proprio quella rimbambita de cappuccetto rosso. Mo’ stasera me tocca fa come ar solito la finta tonta che nun se sa orientà, che se perde nel bosco, e pare che nun lo sa che ce sta sempre er lupo affamato nei dintorni!!!….Ma poi, dico io, perché er lupo se deve annà a magnà a nonna vecchia….nun je bastava er bocconcino tenero de cappuccetto rosso…così finiva subbito sto tormentone...boh…chi e capisce ste favole….Armeno cenerentola se sistema cor principe… ma cappuccetto rosso…e dai ma’…nun se po’ proprio sentì!- -Ma lo sai che ai bambini piace…loro non si stancano mai di sentire quelle frasi sempre uguali….che occhi grandi che hai….che bocca grande che hai…- -Che du cojoni grandi che m’hanno fatto….scusa ma’…ma me so proprio rotta de anna’ tutte e sere dentro a... (continua) SILVIA OVIS 12/12/2017 - 18:47 commenti 2 - Numero letture:1105 Argomento: PUNTI DI VISTA
Eppur mi sono scordata di te... Il dovere di andare ogni domenica nel bosco a portare la torta alla nonna non è che mi procura tanto entusiasmo... ma le parole ripetute di mamma...la sua dolcezza... alla fine raggiungevano sempre l'obiettivo..
"Scusa mamma... se papà mi da uno strappo non sarebbe meglio... " .. - Papà.... con il suo sonnellino pesante.. sai quando andrai... " E se per caso facessi l'altra strada.... più lunga si... ma poi potrei anche correre... trovare un passaggio " - ma scherzi.... di questi tempi.... non si sa mai " perchè... il pericolo del lupo... è una bazzecola vero... - il lupo il lupo... ma secondo te scende dalle montagne per te... Fu così che di buon grado mi avviavo ogni domenica pomeriggio per la "scorciatoia".... quello che mamma non sapeva era che la scorciatoia la prendevano anche macchine..che per qualcosa che non capivo... erano ferme di lato... e... ad ogni filo di vento si muovevano Quando lo dissi a mamma...lei arrossì...ma mi disse... (continua) Franco Demari 11/12/2017 - 13:11 commenti 1 - Numero letture:1068 Argomento: PUNTI DI VISTA
Un solo colpo Sono un cacciatore. Non vi allarmate, sono solo un cacciatore, ormai pentito, che ha appeso la doppietta al classico chiodo, metaforicamente. In effetti ho venduto il mio fucile e tutta la mia attrezzatura. Ho portato il mio fido Alì nel giardinetto sotto casa facendogli fare la vita del pensionato, con pochi soldi ma molta tranquillità. Ero stato invogliato a questa attività dai discorsi degli amici del circolo dei cacciatori che spesso si riunivano al bar sotto casa mia e raccontavano di meravigliose avventure a contatto della natura e di altrettanta fantastiche stragi di prede nemmeno esistenti alle nostre latitudini. Ammetto, ne fui condizionato tantissimo. Ragion per cui, preso il porto d’armi e, acquistato al canile il mio meraviglioso Alì, mi predisposi ad iniziare quella che io credevo una bellissima avventura. Mica pensavo che poi sarebbe andata a finire così ! Per iniziare divenni lo zimbello degli altri cacciatori con il nomignolo de “il Padellaro”per via delle mie notevoli ... (continua)
Nino Curatola 10/12/2017 - 08:14 commenti 1 - Numero letture:1010 Argomento: PUNTI DI VISTA
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