Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



IO TU E LA VERITA'

Sono scesa dalla macchina, con calma ho salito le scale del civico 22 una palazzina di città ben tenuta di stile umbertino. Non ricordavo le scale cosi ripide di un bel marmo
rosa, le avevo salite tante volte di corsa per arrivare in cima all'attico, il mio nido dove una vista panoramica mi mostrava le cupole e i tetti orlati da dolci tramonti.
Entrai, a tastoni riuscii ad aprire le finestre che portavano sul terrazzo, una luce illuminò le stanze e i pochi mobili rimasti... una cornice su di un comò brillò baciata dal sole.
Una foto, un viso, che avevo cancellato attirò il mio sguardo, aveva stampato in volto quel sorrisetto da gran farabutto che era. Se avesse potuto vedere i miei occhi erano diventati lame taglienti pronte a fare a brandelli le sue carni. Mi sarei saziata con l'ingiustizia e la cattiveria di cui era pregno ne sarebbe uscito un pasto succulento ma non l'avrei digerito, come non mandai giù quella sera che rientrando stanca
da un viaggio di lavoro trovai com... (continua)

mirella narducci 14/06/2016 - 11:40
commenti 3 - Numero letture:1170

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 2 votanti



UNA CALDA GIORNATA DI MAGGIO

I muri non facevano altro che rilasciare calore, e anche se avevano aperto tutte le finestre della classe, la situazione non era affatto migliorata.
La professoressa Alcatese, continuava imperterrita la sua spiegazione, come avrebbe fatto ogni giorno. Parlava lenta, si muoveva lenta. Si alzava, scriveva alcune formule, sulla lavagna, tornava a sedersi e parlava, parlava.
La classe era mezzo deserta. Era una giornata troppo bella per chiudersi lì dentro, e molti alunni avevano optato, per il solito sciopero in bianco...un poco gli invidiava. In genere le piaceva la scuola, e la frequentava anche con buoni risultai, ottimi in alcune materie, certo che però due ore di matematica, quando fuori il cielo era di un azzurro fantastico, con sporadiche, bianchissime nubi, trasportate da un vento leggero... e la professoressa parlava, parlava, parlava e ad ogni parola sembrava andare più lenta. Tra un po' avrebbe cominciato ad andare all'indietro, pensò trattenendo a fatica uno sbadiglio. Certo... (continua)

Marirosa Tomaselli 12/06/2016 - 21:32
commenti 7 - Numero letture:1188

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 6 votanti



Non per essere cattivi

La giovane donna risaliva la strada che portava fino al porto mentre il sole iniziava la sua lenta discesa alle sue spalle. Il passo, così ritmico da sembrare una marcia, strideva con la delicatezza del suo volto perfettamente incorniciato dal castano scuro dei suoi capelli.
La gente le gettava occhiate più meno incuriosite ma lei non sembrava affatto farci caso, il suo sguardo era fisso in un punto all’orizzonte che neanche esisteva e non vi si staccava neanche quando qualcuno le attraversava davanti tagliandole la strada. Erano occhi strani i suoi, occhi che non volevano raccontare la loro storia ma che dicevano chiaramente di averne una.
Il tiepido vento primaverile le smuoveva a fatica qualche ciocca che morbida le si adagiava sulle spalle. Era inevitabile, più la guardavi e più capivi che c’era qualcosa di profondamente sbagliato in quella donna, qualcosa che non eri sicuro di voler scoprire ma dalla quale non potevi fare a meno di essere ossessionato . Sembrava come che riusci... (continua)

Simone Coriandoli 11/06/2016 - 23:32
commenti 2 - Numero letture:1267

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 1 votanti



numeri

il tuo respiro sa di uva fragola stasera
spente le luci e un viaggio al museo
un viaggio senza valigie
viaggiano le menti dietro questi buffi occhiali
le gambe sono trecce di muscoli e ossa
sul pouf
2 teste, 2 cuori
ma io conto tutto a metà
2 gambe, 1 testa e 1 cuore
1 solo pensiero
che divisi per 2 siamo una cosa sola
1 solo pensiero
la leggenda del filo rosso
un pianeta azzurro
il tuo pigiama azzurro
accendilo di blu
Le ultime parole zampillano piano
Come le gocce del tuo lavandino
Ti è finito il dentifricio
Sono finite le parole.
e mi addormento vicino a te,
chiudo gli occhi
e sogno ancora te.... (continua)

Emme Poulain 11/06/2016 - 13:38
commenti 2 - Numero letture:1180

Argomento: SENTIMENTO

Voto:
su 2 votanti




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