Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Comunicazione (punteggiatura) Le istruzioni sono: ...l’insieme dei segni che servono a scandire il testo e a riprodurre le intonazioni espressive del parlato, distanziare tra loro gli elementi e a suggerire l’intonazione con cui leggere le frasi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Lo scrittore "Noia, scrivo per noia o meglio, per non annoiarmi più di tanto, per evitare la noia del vuoto, del nulla degli altri, scrivo per evitare i luoghi comuni, le frasi fatte trite e ritrite, i pettegolezzi finalizzati al soddisfacimento della propria libidine repressa, le risate grasse untuose dei vili compiacenti, scrivo per non parlare, per non ascoltare, per non sentire, scrivo per dire per urlare e maledire scrivo per me per qualcuno o nessuno, scrivo per Dio con la maiuscola come si addice a un cattolico anche se vorrei scrivere per gli Dei in modo da offenderli e urlando provocarli, per poi subire la delusione delle mancate ire.
Scrivo per i genitali sulla bocca di tutti come trofeo androgino, fallico , maschio , virile,a contaminare antichi, sacri, purpurei altari pagani in cui sacrificano perenni vestali , uniche depositarie del naturale diritto alienato alla volgarità del misoginismo di un mondo fintamente uguale, totalmente globale, ipocritamente maschile; Scrivo ... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
Principessa Non poteva tirarsi indietro.
Ormai aveva deciso e niente avrebbe potuto fermarlo. Seduto su quella panchina lungo il viale dove il vento turbinava le foglie arrossite dall'autunno, Walter aspettava di vederla passare e ciò gli procurava un misto di paura, d'attesa e di impazienza. Sapeva che Anna sarebbe passata proprio lì davanti per andare al suo corso di studi. Erano passati tanti anni, troppi, dall'ultima volta che aveva potuto accarezzare i suoi capelli color miele e che aveva potuto passare le sue dita su quel viso così dolce ed innocente, che aveva potuto affondare lo sguardo in quegli occhi grandi e puri come mai ne aveva più rivisti, che aveva riso con la certezza che niente sarebbe crollato e che tutto avrebbe resistito. E invece le cose erano andate diversamente. Walter aspettava il passaggio di Anna, era sicuro ch... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
Io ci sarò tutte le volte che lo vorrai. Walter è un istruttore subacqueo, che svolge gran parte del suo lavoro su una nave da crociera. Un lavoro che gli permette di girare il mondo, di inebriarsi di tutte le meraviglie che il mondo marino dona. Ma nonostante le tante amicizie che ha… e sempre solo… Pensa che la vita si prende gioco di lui … specialmente di notte quando rientra nel suo alloggio… E vede sulla scrivania… la foto che lo ritrae con sua figlia. Chiede a Dio perché, che senso ha la vita se non può abbracciare se pure una volta sua figlia… non riesce a immaginarla… neanche nei sogni riesce ad abbracciarla, la vede… ma non la raggiunge, si chiede se lei e felice? Dall'oblò una luce illumina le lacrime che rigano il suo viso. Nonostante sono passati diversi anni Walter tiene sempre acceso l’amore che nutre per sua figlia Anna. Durante un congresso sulla sicurezza subacquea a Livorno, Walter spiega alcuni punti importanti. I battimani confermano l’approvazione del progetto. Finita la lezione tra una stretta di m... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
Incontri del destino Il buio scendeva sulle strade trafficate di Roma. Walter aveva bevuto qualche birra di troppo quella sera. Era appena uscito dal "GreenPub" dopo aver fatto una rimpatriata con dei vecchi amici d'infanzia. C'era chi si era sposato, chi aveva avuto due splendidi figli, chi si era realizzato nel lavoro. E poi c'era invece chi, come lui, non aveva più nessuno da salutare il mattino appena sveglio o qualcuno a cui dare la buona notte. Lui era solo.
Quella notte Walter sentiva il bisogno di affetto, anche solo un attimo di conforto, per far finta di colmare un vuoto ormai troppo grande. Salì sulla sua fiat e iniziò a fare un giro per i quartieri fuori città. Non era neanche mezzanotte e non aveva intenzione di tornare a casa. Girò in macchina per una mezz'ora abbondante fino a che arrivò in una zona industriale. La strada era lunga e poco trafficata, da i due lati di essa osservava le ragazze vestite in modo provocante che stazionavano sul marciapiede come in attesa di prendere un... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
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