L\\\'AMORE ALL\\\'IMPROVVISO
Franco è un impiegato di banca di 50 anni, aspetto cordiale, single, sportivo, fisico atletico, un uomo piacente insomma.
Tutto è pronto . il check in è stato fatto , anche l’ultima chiamata per l’imbarco è stata eseguita e Franco è pronto a partire alla volta di Cefalonia per godersi due settimane di mare e sole in santa pace.
Il volo Alitalia va bene, anche lo scalo a Roma dura poco, giusto il tempo di imbarcare gli altri passeggeri, dopo c.ca due ore arriva all’aeroporto principale di Cefalonia ed espletate le formalità’ del caso dopo c.ca un ora giunge finalmente in albergo.
La località è bellissima proprio come descritta dall’agenzia viaggi di Milano, l’albergo è situato in una baia direttamente sul mare e la vista dalla sua camera è stupenda e rilassante.
Tutto sembra andare per il meglio , nei due giorni successivi Franco decide di affittare uno scooter per girare l’isola come consigliato dal portiere dell’albergo per gustare appieno gli angoli più remoti e caratteristici dell’isola.
Una sera, rientrando dopo un’escursione, nella hall accade un fatto curioso;
il portiere dell’albergo discute animatamente con una bella turista italiana sulla trentina
“Ma insomma ! Come devo spiegarglielo, mi hanno rubato la borsa con la carta di credito.
Mi sono rimasti pochi soldi , non appena rientro a Milano le mando il bonifico a saldo della camera, ma se non mi restituite il passaporto come posso partire?”
“Signorina, si faccia mandare i soldi da qualcuno da casa”
“ Ma io non ho nessuno a Milano sono una donna sola”.
A questo punto attirato dalla discussione Franco si avvicina al bancone della portineria
“Cosa succede Markos?”
“Nulla dott. Santi, la signorina sostiene che le hanno rubato la borsa con la carta di credito nel portafoglio, e ora non ha i soldi per continuare la permanenza e pagare il saldo della prenotazione dell’albergo, io purtroppo sono un dipendente e certe responsabilità’ non me le posso prendere”
“Certo capisco , vediamo cosa si può fare, mi faccia parlare con il direttore”
Intanto mi presento signorina, mi chiamo Santi , Franco Santi
“Piacere Eleonora Rossi anche lei è di Milano?”
“Non esattamente , lavoro a Milano ma risiedo a Pavia, ma ora vediamo di risolvere questa imbarazzante situazione”
Franco chiarisce tutto con il direttore dell’albergo
“Allora siamo d’accordo sig. Ramakis, la signorina continuerà la sua vacanza , metta pure tutto sul mio conto.”
“Le i è un gentil uomo , non so come ringraziarla, quando torniamo a Milano provvederò subito a fare il bonifico sul suo conto a saldo del mio debito”
“Non si preoccupi ora di questo, ne parleremo a tempo debito,  si  rilassi e si goda la sua vacanza
Posso avere l’onore di averla mia ospite a cena?”
“Certamente, non nascondo il mio imbarazzo, ma  accetto l’invito molto volentieri.”
Verso le 19,00 i due avventori si trovano al ristorante dell’albergo, Franco elegante ma sportivo, lei nel suo vestito azzurro leggermente sopra il ginocchio bellissima
“Ho prenotato un tavolo in terrazza sul mare va bene?”
“Perfetto, grazie”
La cena è molto piacevole, Franco si trova perfettamente a suo agio, quella donna sebbene più giovane di lui lo fa stare bene, così anche Eleonora, piano piano si rende conto che Franco è davvero un uomo per bene, uno di cui ci si può fidare, una persona buona che dà sicurezza.
“Vuole andare a ballare ?”Chiede Franco molto galantemente
“Preferirei una passeggiata sul lungo mare risponde Eleonora, credo, anche, che possiamo darci del tu ora
Non credi?”
“Si certamente”
Escono  così sottobraccio dal ristorante dell’albergo avviandosi a piedi verso il centro del paese sul lungo mare adorno di palme e vegetazione tipicamente mediterranea, l’aria è calda e profumata mentre  lo sciacquio delle onde che si infrange sulla spiaggia sottostante, fa da sottofondo a quella serata indimenticabile.
“Come mai in vacanza da solo? Non sei sposato?”
“No, risponde Franco, sono solo ti sembra strano?”
“Insomma!?  ci conosciamo da poco è vero ma si capisce  subito che sei una persona a modo e quindi trovo strano che tu sia da solo”
“In effetti sono stato in procinto di sposarmi  anni fa ,ma poi le cose non sono andate come dovevano ed ora eccomi qua, ho capito che forse è meglio stare da soli”
“Non posso darti torto, anche io sono uscita da circa tre anni da una brutta storia, ero insieme ad un uomo che credevo fosse  quello della mia vita, poi invece per caso mi sono accorta che mi prendeva in giro  da cinque anni, meno male che me ne sono accorta e cosi ho troncato immediatamente senza accettare nessuna giustificazione, ma è meglio non pensarci, meglio godersi la vita per quanto possibile”
“Mi sembra di sentire una profonda amarezza nelle tue parole o sbaglio?”
“Non sbagli, sono  profondamente delusa da voi uomini”
“Ma fortunatamente non siamo tutti uguali”
“Forse, o forse no”
Dopo aver bevuto qualcosa in un locale sul lungo mare i due protagonisti fecero ritorno in albergo
“Buona notte  allora, a domani”
“Notte”  risponde Eleonora
Franco si corica ma non riesce a dormire  per tutta la notte pensa  ad Eleonora, una ragazza bella e con la testa, peccato  molto più giovane di lui-
L’indomani mattina dopo colazione i due raggiungono il molo del porto turistico dove Franco ha  noleggiato un gommone per una gita lungo le calette dell’isola. Ormeggiano  più tardi  davanti ad una spiaggetta molto romantica e riservata, l’acqua fa invidia a quella dei caraibi e dopo un bagno rigenerante i due turisti si  sdraiano  crogiolandosi al sole sulla sabbia calda, e quasi mossi da una mano invisibile si trovano  inconsciamente l’uno nelle braccia dell’altra  uniti in un lungo bacio ricco  di passione  
“Sei un uomo fantastico, Franco”
“Anche tu una donna incantevole, Eleonora”
Quelli che seguirono furono giorni di passione intensa, Franco non si era mai sentito cosi, ma come al solito i sogni durano poco e arrivò cosi il giorno della partenza.
Sbarcati a Linate, i due si salutarono  teneramente , avevano deciso di comune accordo che la cosa doveva finire cosi ,  una meravigliosa vacanza, un caro ricordo da  conservare nel cuore per gli anni a venire.
I giorni  passarono Eleonora  saldò il suo debito con Franco, tramite bonifico come fosse un cliente o un fornitore qualunque. Franco riprese il lavoro in ufficio ma le giornate sembravano diverse ora che aveva conosciuto Eleonora, quella donna gli era entrata in testa: ”Passerà,  pensò” tra  sè  e sè, una come tante da dimenticare. Ma non era così anche nei mesi successivi il pensiero ricorreva sempre ad Eleonora, finche un bel giorno inaspettatamente un sabato mattina qualcuno  suonò alla porta
“Non aspetto nessuno” pensò Franco “ chi  sara’ mai”,  si mise la vestaglia ed aprì la porta, restò incredulo per un attimo, era Eleonora che con le lacrime agli occhi gli buttò le braccia al collo
>>Tienimi con te per favore, non lasciarmi più…
 Scrittura creativa scritta il 20/11/2015 - 09:46
Scrittura creativa scritta il 20/11/2015 - 09:46| Voto: |  su 4 votanti | 

 Marirosa Tomaselli
Marirosa Tomaselli   23/11/2015 - 11:25
 23/11/2015 - 11:25  
   
  
 Aisha Bongiorno
Aisha Bongiorno   21/11/2015 - 16:02
 21/11/2015 - 16:02  
                        



