Hai mai sentito scavare il silenzio dell'immoto,
nelle schegge del varco della distanza
che disegna lacrime in schizzi di emozioni sottopelle?
nelle schegge del varco della distanza
che disegna lacrime in schizzi di emozioni sottopelle?
Hai mai dimenticato la dolce brezza
che, nuda, accarezzava la pura estasi
che abbracciava i nostri tremuli cuori,
sulla scarpata del nostro fato in bilico?
Hai mai ricordato le corse nel tempo,
senza vele, che salpavano tra onde scure,
nel gelo della disperazione dell’addio
che bruciava di passione?
Hai mai lasciato, sul serio, quel sorriso
che ti faceva battere il cuore d’attesa
nelle corde del nostro amore di rose,
nei drappi di sogni da vivere insieme?
Hai colmato il peso del buio senza via,
negli schiamazzi dei ricordi in fuga,
mentre andavo via nel deserto d’ira,
nelle ore sorde degli interrogativi,
dalle risposte congelate dal destino,
per stapparci verità velate al cuore?

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