Vicendevolezza
Qualcuno di voi ricorda le sedie accompagnate ai banchi di scuola? E la “cicca” appiccicata, classico scherzo.
Bè, io alla mia seggiola non ho la gomma da masticare sulla seduta e sto alla scrivania di OggiScrivo per proseguire il percorso di questo sito che altrimenti si sarebbe interrotto.
Ma ci tengo a sottolineare, se qualcuno pensa e crede di poter fare meglio… a liberare lo scrittoio sono certo mi ci vorrà non più del tempo del click della mia penna a scatto.
E lo dico con la massima serenità.
Quando svolgo la mia professione mi viene richiesto di avere ben chiare le procedure e in quanto competente, il cliente e i collaboratori non si permettono di sminuire il mio lavoro o di ritardarlo con richieste contrastanti.
Insomma, affinché l’ambiente risulti positivo e collaborativo è necessario il rispetto reciproco per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Infine, mi sento di ringraziare chi ha voluto con me avere uno scambio di opinioni nei miei precedenti scritti.
Trovarsi d’accordo con tutti è di cattivo gusto. Il fulgore ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le peregrinità ai rari (Friedrich Nietzsche)

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