Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Comunicazione (punteggiatura) Le istruzioni sono: ...l’insieme dei segni che servono a scandire il testo e a riprodurre le intonazioni espressive del parlato, distanziare tra loro gli elementi e a suggerire l’intonazione con cui leggere le frasi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Nidi vuoti I nidi vuoti in autunno, non son altro che un passaggio… verso una nuova destinazione.
Basta solo chiudere gli occhi e sentire le ali sulle spalle. Volare così, attraverso gli occhi di un uccellino, raggiungere un davanzale con le sue piccole zampette. La casa vista da fuori è accogliente, il caminetto è acceso, la tavola ricca di dolciumi. Gorgoglio di caffè che viene su dalla moka, una fetta di torta nel piatto, inebria il nostro olfatto, ci fa desiderare qualcosa di dolce da mettere nel pancino. Il cammino è stato lungo, abbiamo esplorato il cielo, accarezzato l' infinito, baciato ogni cosa. Possiamo sederci e iniziare a scrivere così una nuova storia. Perché volando come un passerotto abbiamo iniziato a credere ai sogni, ma anche semplicemente mettendo una scarpetta che diventa quella di Cenerentola. Ogni nostro desiderio, aprirà una nuova porta, un nuovo magico sentiero. Petali accarezzeranno i nostri passi, siamo pronti a vedere quel qualcosa di bello, desidera... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: D'autunno:
Frère douleur, soeurs sérénité Con quel vestitino bianco appena sopra il ginocchio ti adoro, seduta tra i fiori nell’alone su una foto.
E quando rientravi dalla spesa, t-shirt madida sulla schiena e scarpe da ginnastica legate insieme a penzoloni tra le borse, spossata e coi capelli in disordine… ero riconoscente a ogni attimo che mi aveva afflitto nell’attesa. ![]() ![]() ![]() Argomento: la Serenità
Io, Sergio Detesto il dialetto fiorentino.
Nel 1943, mentre con la famiglia ero sfollato sulla montagna pistoiese, arrivarono in paese dei fascisti per un rastrellamento. Parlavano un dialetto con una fortissima accentuazione fiorentina. Il nero delle divise e le grida disperate di quel giorno mi sono rimaste, come marchio d’infamia che per me ha avuto quel linguaggio scurrile e sanguinoso. La polvere, il sangue, le mosche, l’odore e quell’orribile parlata. Il fiorentino non è mai stato, per me, la lingua di Dante, ma le orrende grida di quella gentaglia! Me l’hanno sporcato per sempre! Mi hanno fatto odiare una parte di me e ora che sono cieco, li odio ancora di più.... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: la Serenità
RICORDI Seduto sul dondolo, ammiro il mio grande giardino.
Ho appena tagliato l' erba, fa caldo, anche se siamo a metà ottobre. I miei vicini sono a passeggio con il cane, mentre io sono qui a perdermi nei ricordi. Sono un pezzo di vita da raccontare, tra le pagine di questo autunno con il sole che mi avvolge. Le mie rughe sulla guancia, mi portano indietro con un leggero solletico, ai ricordi che tengo dentro al cuore. Quando ero giovane, quando per la prima volta conobbi lei, l' amore. Avevamo poco più di vent' anni, il sorriso sempre pronto e le mani che si cercavano, si sfioravano. Il desiderio di baciarla, lo sento ancora dopo novant' anni sulle labbra. Le sue risate, sono ancora musica per le mie orecchie. Il suo fare timido e dolce, mi hanno fatto innamorare. Giocavamo a nascondino, io ero moro e non bianco come adesso. Lei bionda, con gli occhi azzurri come il mare. Dopo tanti baci, camminate mano nella mano, promesse guardando le stelle, ecco il primo vagito. ... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: la Serenità
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