Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Un incontro per la vita Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei.
Restiamo lì in silenzio, senza battere ciglio e poi tutto d’un tratto Francesco mi dice:” Giulia, sei proprio tu?” Io con un soffio di voce rispondo: ”Si!” Non aggiungo altro. Lui resta lì a fissarmi, senza capire perché proprio a me era capitata “quella cosa”. Si proprio così la definiva, anche perché non aveva la forza per accettare quel destino crudele. Io mi sento soffocare da quello sguardo di pietà e compassione e decido di andarmene, ma lui mi afferra per un braccio e mi dice:” No! Ti prego non andartene… scusami se continuo a fissarti, ma per favore dammi una seconda possibilità. Che ne dici se ci andassimo a prendere una bella tazza di cioccolata calda?” Io lo guardo e il mio sguardo diventa ancora più cupo e con voce decisa gli rispondo:” No, ho cose più importanti d... (continua) Gloria Verdi 10/12/2018 - 19:52 commenti 6 - Numero letture:1224 Argomento: INCIPT e DIALOGO
DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei. Tutto si svolge al tavolo di un ristorante, dopo un anno di separazione volontaria siamo qui e non è un caso.
Io–” Ciao scusa, sono in ritardo” Lui– “Tranquilla, sono qui da poco, c’è un traffico tremendo” Lo guardo è molto carino come sempre, elegante ma troppo misurato. Quando l’ho conosciuto non era cosi, si lasciava andare era un po’ pazzo, come piacciono a me. Lui–”Cosa prendi?” Io–”Fa un po’ tu, non ho molto appetito.” Perché ci siamo dati questo appuntamento, non ho dimenticato le angherie subite dopo un mio rifiuto di fare l’amore. Cosa stava a significare questo incontro?!A rompere il ghiaccio fu : Lui–” Questa sera sei bellissima, ricordi la prima nostra cena. Ordinammo un gulasch piccantissimo, bevesti un litro d’acqua e avevi le lacrime agli occhi… le preferiv... (continua) mirella narducci 07/12/2018 - 18:46 commenti 11 - Numero letture:1197 Argomento: INCIPT e DIALOGO
SONO CIO' CHE VUOI C’era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell'adolescenza aveva sognato di incontrare l’uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa. Del resto era quello che le avevano inculcato sin da ragazzina.
“Una donna deve studiare, trovarsi magari un lavoro, ma soprattutto fare un bel matrimonio e sistemarsi con un uomo che le faccia fare una vita agiata…”, diceva spesso la madre, che sicuramente un bel matrimonio non l’aveva fatto, essendo rimasta incinta della figlia quando aveva vent'anni, e dovendosi accontentare di un nullafacente cui piaceva pure bere. Se l’era preso come marito, altrimenti la gente chissà cosa avrebbe pensato di lei. Perciò la ragazza crebbe con una concezione pragmatica dell’unione tra uomo e donna, ma divenuta grandicella iniziò ad avvertire un’improvvisa ed urgente attrazione verso il genere maschile; mise da parte ogni buona intenzione e cominciò a vivere i primi flirt senza ... (continua) PAOLA SALZANO 18/11/2018 - 10:09 commenti 15 - Numero letture:1235 Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti
La ragazza che divenne regina C’era una volta una prostituta di nome Veronika. Come tutte le prostitute era nata vergine e innocente e nell’adolescenza aveva sognato di incontrare l’uomo della sua vita, di sposarsi e di avere dei figli e una bella casa, ma la vita le rise in faccia. Il padre rapinatore finì per vivere nell’ombra, fuggitivo dalla legge come dalla famiglia, che s’imbatte in una tragica decadenza. Per permettere alle tre figlie Veronika, Magdalina e Selina di vivere una vita dignitosa, sua madre dovette lavorare come cameriera giorno e notte. Furono anni difficili, con ritmi diabolici per inseguire l’indispensabile denaro, sempre continuando l’arduo mestiere di madre. Ma una madre può sbagliare, come tutti d’altronde, e il suo sbaglio fu cedere alle tentazioni di quel sollievo tanto efficace quanto effimero e fugace. In parole povere, rientrò nel mondo della droga in cui l’aveva introdotta l’amato in giovinezza. Un vizio che divenne dipendenza e di conseguenza, una spesa che s’evolse in un debito. Fam... (continua)
Roberto Magomma 13/11/2018 - 15:46 commenti 0 - Numero letture:1028 Argomento: UNA FAVOLA MODERNA con incipit e finale imposti
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