Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
La ghianda e la quercia. -D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri-
In un fruscio di foglie la vecchia quercia si rivolse alla più piccola delle sue ghiande, che con l'esile picciolo si teneva al più alto dei suoi rami. -Non so se mi resterà il tempo per dirti tutto delle 527 estati che ricordo di aver vissuto.Sento la mia linfa colare via dalla ferita che i quei due piccoli uomini hanno aperto oggi con i loro infernali arnesi ringhianti, e li ho sentiti darsi appuntamento per l'alba di domani,per -terminare il lavoro- dicevano. Ho appena un vago ricordo di quando,minuscola ghianda,dondolavo assieme alle mie sorelle cullata dal vento tra le grandi braccia di nostra madre. E poi il volo,quando qualcosa mi disse di lasciarmi andare, e il tuffo sull'erba soffice. Vennero delle contadine, il giorno dopo,ridevano raccogliendoci da terra ad una ad una,scherzavano tra loro parlando di -maiali- che ci avrebbero trovate deliziose. Io immaginavo questi -signori maiali- che ci avrebbero a... (continua) Nannina Di Pietro 07/01/2017 - 21:07 commenti 15 - Numero letture:1354 Argomento: INCIPIT
LA MIA VITA UN FILM D’accordo, ti racconterò la storia della mia vita come tu desideri….Fu questa la frase che solitaria tuonò nella stanza mentre due donne si tenevano le mani. Una delle due era febbricitante e appoggiava la testa su di un cuscino. Era iniziato tutto in un paese in Italia, la narratrice era la più anziana, i suoi capelli fermati sulla nuca da un fermaglio di tartaruga che a mala pena teneva su le lunghe ciocche. Rebecca era il suo nome e l’altra era la sua figliastra. Si preparava con gli occhi lucidi, accaldata da una febbre impietosa a raccontare quella sua vita disgraziata, che davanti ai suoi occhi si svolgeva come un film in bianco e nero. Si abbassò la luce e fasci luminosi intensi come raggi di un proiettore inquadrarono la vecchia casa, dove grida gioiose attraversavano le stanze. Cosa stava capitando piangevo e ridevo forte della mia giovinezza, niente di più bello mi poteva accadere…vederla cosi piccola e fragile con quei guancioni cosi rosei mi rese la madre più felice della t... (continua)
mirella narducci 07/01/2017 - 19:03 commenti 18 - Numero letture:1168 Argomento: INCIPIT
Una vita D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri ....
Erano i giorni della merla, grossomodo, nel senso che un tremendo freddo di tramontana continuava a soffiare sulla neve, che aveva quasi sepolto quel lembo di terra sperduto… dell’Appenino centrale. Mia madre aveva rotto le acque e la mia nascita si annunciava difficile. Era la sera del 19 gennaio quando mio padre raggiunse a piedi il paesello, distante circa quattro chilometri, in cerca del dottore. Non aveva un’auto, ma non si vede a cosa gli potesse servire un’auto, giacché mancavano pure le strade carrabili. Il medico condotto del paese, vestiva a tutti gli effetti e con orgoglio tale appellativo. Il dottore aveva sfoderato la sua fiat 1100, ma con questa si erano dovuti fermare sulla diramazione più vicina della Strada Statale, a circa due km, dalla cascina della mia famiglia. Ed è qui che venne fuori il vero significato della missione del medico. Mio padre lo aveva “condotto” per un sentiero che a... (continua) Francesco Gentile 07/01/2017 - 10:24 commenti 16 - Numero letture:1392 Argomento: INCIPIT
Vedi cara D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri cara, mettiti seduta! Una premessa: sto per descrivere un vizio tipico di questi tempi, del quale ben pochi possono dirsi esenti. Il buonismo è un vero e proprio virus che si manifesta in forme più o meno acute e del quale tantissimi sono i portatori sani. Buonisti sono sempre e solo gli altri; il buonismo è un vizio la cui ammissione è un tabù, pena l’emarginazione e la derisione. Se da un lato l’inclinazione al cinismo (che del buonismo, in fin dei conti, è il rovescio della medaglia) incute sempre una sottile ammirazione, quasi un timore reverenziale, il buonista sarà sempre e solo una buffa e patetica macchietta, incline alla retorica dell’accondiscendenza, del sorriso facile, dei buoni sentimenti, del compromesso inteso soltanto nella sua accezione nobile. Ci conosciamo si può dire da sempre; sai le mie origini e vuoi che ti racconti le stesse cose per l’ennesima volta: ho fatto del buonismo la mia malattia morale... (continua)
Savino Spina 06/01/2017 - 02:42 commenti 3 - Numero letture:2168 Argomento: INCIPIT
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